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Cacio, amore e osteria: storia a lieto fine tra un cane ed una pony a Rocca Priora

Qualcuno, forse, ricorderà uno dei tanti appelli di cane malandato trovato nella campagna di Rocca Priora. Oltre sei mesi fa, una mattina, Paolo Capretti si trovò inspiegabilmente un grande cane pastore, adulto, nella sua Osteria didattica, chiusa per lockdown, “incollato” alla sua Pony.

Le affinità elettive tra cane e pony hanno fatto si che Paolo, nei giorni successivi, lo trovasse accoccolato costantemente accanto a lei.

Impietosito dalle pessime condizioni in cui versava, lo ha rifocillato con banchetti a base di ciccia fresca. Ovviamente da allora, malgrado il cancello aperto, il bianco cane, avendo trovato riparo, ottimo cibo, famiglia tra pony, asini e galline ha deciso di rimanere a guardia di quel posto magnifico.

Nel frattempo Paolo ha chiesto aiuto, invano, sui social, alla polizia locale e tra i volontari locali per cercare il proprietario o eventuale adozione. Ho conosciuto il furbone peloso perché bisognava verificare comunque se fosse dotato di microchip benché fossi scettica per esperienza di volontariato.

I cani pecorari, purtroppo, sono raramente microchippati da queste parti e scarseggiano i controlli doverosi per l’applicazione della normativa in materia da parte delle autorità competenti. Ad un primo incontro era già palese un trascorso di maltrattamenti in quanto bastava vedesse una mano per retrocedere di parecchi metri. Paolo stesso che lo nutriva da giorni, aveva difficoltà ad avvicinarlo. Il pelo era in pessime condizioni, un orecchio logorato da parassiti. Malgrado la difficoltà, con tanta ciccia e pazienza, sono riuscita ad avvicinare il lettore microchip, confermando l’assenza di dispositivo.

Altri appelli di Paolo per una seria adozione sono andati a vuoto ed intanto il biancocane è guarito dalle ferite nell’animo e nel corpo con le cure, l’affetto e la dedizione di Paolo e di sua figlia, è diventato un guardiano affidabile per la fattoria ed una guida sicura per Lucky, il cucciolo che a Natale è arrivato a fargli compagnia nella fattoria. Per migliorarne la gestione, in vista dell’apertura al pubblico, abbiamo lavorato con Paolo qualche ora affinché non risultasse un problema l’istinto di guardiania con la presenza di estranei.

Grazie all’ennesima campagna dell’associazione Ekos Pet per il microchip gratuito, in collaborazione con  il Comune di San Cesareo, oggi Cacione, detto Cacio, è ufficialmente registrato in anagrafe canina ed è legittimamente parte della grande famiglia Capretti.

L’ aspetto più commovente della storia è la fiducia che traspare dallo sguardo di Cacio rivolto a Paolo.

Se volete vederlo all’opera ma senza disturbarlo lo trovate presso l’Osteria Nova in via Tuscolana, a Rocca Priora che offre una confortevole area pic-nic con prodotti tipici ed intrattenimenti, tra asini, galline e altri animali.

Garantisce quel buongustaio gaudente di Cacione!  

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