CRONACA

Carabella aggredito a Roncigliano (Albano): “Vattene, fascista di merda!”. “Qui ci abito e questa battaglia non ha colore politico” ha replicato

Simone Carabella manifestazione Roncigliano

Tensione nella tensione, questa mattina, durante il presidio anti rifiuti nei pressi della Discarica di Roncigliano, quando Simone Carabella, leader del Partito Nazionale, è stato apostrofato verbalmente durante una delle sue proverbiali dirette Facebook, nel corso della quale stava manifestando il suo dissenso di fronte all’arrivo dei camion pieni di rifiuti provenienti da Roma.

Colorite alcune delle frasi rivolte a colui che negli anni è stato protagonista di numerose battaglie sociali, in difesa di tanti dimenticati, ma reo, per alcuni, di stare dalla parte politica sbagliata. Proprio la sua collocazione partitica, unita all’intolleranza verso qualche sua iniziativa non condivisa, ha spinto evidentemente alcuni manifestanti a dimenticare lo scopo comune del presidio e a chiedere esplicitamente a Carabella, che in zona è nato e cresciuto, ad andarsene.

Dinanzi ai primi insulti l’aitante personal trainer e mental coach ha continuato la diretta, nonostante le provocazioni verbali e l’esplicito invito ad andarsene.

Al culmine degli insulti qualcuno, da dietro, lo ha spintonato e gli ha fatto cadere il telefono a terra. Tensione alle stelle, in quei secondi, col telefono che anche da per terra ha continuato a riprendere, e Carabella che, una volta tornatone in possesso, ha continuato la sua diretta, evitando ogni scontro fisico, ed invitando tutti a mettere da parte ogni divisione ideologica o politica.

Simone Carabella manifestazione Roncigliano

Lo sappiamo chi sei! Vattene! Sei indigesto. Va in piazza con Castellino! Che cazzo stai a fa qua? Sei un fascista di merda! Te ne devi andare! Vai via, non è aria! Te ne devi andare fascio di merda! Coi fascisti le piazze non le dividiamo!“…sono state solo alcune delle frasi rivolte a Carabella, che nella sua diretta ha coinvolto alcuni consiglieri comunali (come l’ex candidato sindaco Matteo Mauro Orciuoli, oltre a Marco Moresco e Matteo Santilli), raccogliendo le testimonianze di tanti cittadini di zona.

Questa discarica doveva essere chiusa già dal 2015-2016, ma per l’immobilismo di qualche politico a pagare sono sempre i cittadini”, ha dichiarato Marco Moresco (Insieme per Pavona). “Albano è il ricettacolo dell’incompetenza dell’Amministrazione romana e della Regione, che in 8 anni non ha fatto un Piano dei Rifiuti degno di tal nome”, ha dichiarato l’ex candidato sindaco, Matteo Mauro Orciuoli.

Nel corso del suo intervento Simone Carabella ha dato merito al Presidio permanente di chi è rimasto li notte e giorno: “E’ una battaglia tosta, ma è anche merito loro se la vinceremo”…ha dichiarato, ricordando le battaglie degli anni scorsi, che l’hanno visto spesso protagonista.

“Roma non è capace di gestire i rifiuti e in accordo con la Regione, dato che non sono in grado di farlo, vogliono devastare il territorio“, ha tuonato inizialmente Carabella, esponendo un pensiero peraltro condiviso con tanti.

Io qui ci abito da 30 anni – ha premesso – e non possiamo permettere l’arrivo di 1000 tonnellate di rifiuti di Roma al giorno. Questa non è la battaglia di nessuno, non c’è destra, non c’è sinistra, ma ci sono solo i diritti di tanti cittadini – ha aggiunto Carabella, che nel corso della sua diretta ha ricordato lo stato delle falde acquifere “inquinate in maniera forse irrecuperabile“.

Nel tempo c’è stato un incremento di patologie tumorali in questa zona, ma la Raggi se ne frega e in campagna elettorale decide di risolvere i problemi di Roma portando la monnezza ad Albano”. “Io in questa zona ho fatto barricate e personalmente c’ho rimesso il lavoro, ma a chi si lamenta soltanto chiedo perché non è qui a protestare… Questa battaglia è la battaglia del popolo, anche se qualcuno vuole metterci il cappello e individua in Carabella il nemico. Questa è la battaglia della gente e non della politica, che ha già dimostrato di non saperlo risolvere il problema”.

Carabella ha poi invitato il Sindaco di Albano, Massimiliano Borelli, “a fare l’unica cosa che andrebbe fatta in questo momento, ovvero firmare un’ordinanza di chiusura della discarica, proprio come fece Marino con Malagrotta, necessaria in zone come il Villaggio Ardeatino la mortalità per tumore ai polmoni è superiore del 300% e di tumori al colon, stomaco ed ano supera il 200%“.

La tensione si è poi amplificata di fronte agli insulti di alcuni manifestanti nei confronti di Carabella: “Mi fanno il dito medio, mi urlano handicappato, come se esserlo possa essere una vergogna e la parola utilizzata un insulto per qualcuno. Lo fanno senza capire che è la battaglia del popolo, perché la gente rischia di morire e non può essere la battaglia di un partito o di una parte politica e finché non si capirà questo le cose non cambieranno mai. E io sarò sempre in prima linea dove c’è bisogno di far valere i diritti del popolo e sempre col sorriso affronterò le battaglie.

Questa discarica l’avrebbero già dovuta chiudere da anni, ma non lo hanno fatto, perché sono dei miserabili. Servono le palle per venire qui in un covo di gente che vorrebbe linciarti – ha aggiunto -, ma quando è in gioco la salute di tutti io non ho paura”.

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