A fronte dell’ottimo lavoro fatto dai gestori degli stabilimenti, capaci di assicurare ai bagnanti accoglienza e qualità nel servizio, la situazione che si trova sul lungo lago di Castel Gandolfo, a pochi metri dal Lago Albano, è di degrado assoluto, ben lontana dal decoro minimo che dovrebbe caratterizzare uno dei luoghi più suggestivi dei Castelli Romani.
Laddove non danneggiate le aiuole sono secche e piene di rifiuti, a dimostrazione di un’attenzione, da parte di chi amministra la città, che non è evidentemente proporzionale alla necessità di rendere accogliente e decorosa la passeggiata che costeggia il bacino lacustre castellano. Ben evidenti anche lo stato degli irrigatori, in alcuni casi scoperti e comunque poco utili di fronte all’assenza di erba e fiori.
Le foto sottostanti, scattate nella mattinata di sabato 14 agosto, dimostrano come si presentavano i marciapiedi alla vigilia di Ferragosto.
Al netto dell’inciviltà di chi preferisce gettare a terra buste, bottiglie, lattine e mascherine, è ben evidente la carenza di manutenzione in quelle che risulta anche difficile chiamare aiuole.
“Ho provato sdegno e rabbia – ci ha raccontato una nostra lettrice -, nel constatare quanto ho fotografato. Era da un po’ che non mi recavo al Lago e ho provato tristezza di fronte allo stato di sporcizia e degrado che vi regna. E ne approfitto per invitare pure a diversificare quanto offerto dalle bancarelle, visto che le ho girate tutte senza trovarne una che vendesse braccioli, ciambelle, occhialetti e qualsiasi altra cosa può tornare utile per chi voglia fare il bagno nel Lago”.
Ci piacerebbe a questo punto conoscere il giudizio della Sindaca Monachesi di fronte a queste “cartoline” e l’eventuale volontà di portare a compimento un’opera di riqualificazione in linea con la bellezza del paesaggio circostante, nonché delle potenzialità di un luogo che meriterebbe ben altra attenzione e cura.
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