Cultura

Rocca di Papa – Doni dei cittadini nei boschi: ‘libri di vetta’ e una targa per raccontare la Via Sacra

libro di vetta loggetta 2

Sulla bacheca in legno posta all’inizio della Via Sacra è stata appesa una targa che racconta la storia della stessa Via e il legame tra i boschi di Monte Cavo e la latinità. Poco più avanti, sulla “Loggetta dei due Laghi” e sul Monte Faete, ci sono i Libri di vetta per le annotazioni di escursionisti, turisti e passanti e un’insegna realizzata da Meteo Territorio Rocca di Papa.

A Rocca di Papa, all’inizio della caratteristica Via Sacra, nei pressi dell’area pic-nic da poco realizzata con la raccolta fondi “Cura il Parco” portata avanti da Sami Chida e alcuni cittadini, è apparsa sull’usurata bacheca di legno una piccola targa in materiale semplice e leggero. Di un vivo colore celeste, ben posizionata rispettando la natura e il bosco circostante, la targa racconta in breve tra le righe la storia di questi luoghi accanto a due panoramiche foto del posto.

Targa Via Sacra 3
La targa appesa sulla bacheca di legno

“Via Sacra, la culla della Latinità. Antichissima Strada Preromana. Serviva agli antichi abitanti del monte per raggiungere il tempio delle loro divinità sulla vetta a 960 metri di altezza (i resti del tempio, oggi, non sono accessibili) ma anche a collegare le città montane della Lega Latina capitanata da Alba Longa “Sub Albano Monte Posita” (Tito Livio). Lastricata da Ottaviano Augusto e percorsa per tutta la storia di Roma antica per le Feriae Latinae, che servivano a ricordare le origini dell’Urbe su questa montagna, che, secondo il mito, fu il bosco natio di Romolo e Remo. Percorre una foresta di straordinaria bellezza e conduce alla Terrazza dei laghi gemelli”, dove si ammira il panorama più bello del mondo a detta di grandi poeti, viaggiatori e uomini illustri”.

Targa Via Sacra 1
La targa: “Via Sacra, la culla della latinità”

A firmare la targa è l’Associazione culturale Albalonga est. Un piccolo omaggio al bosco sacro e alla sua Via ricca di memoria di gesta antiche, che continua ad essere riscoperta e valorizzata da associazioni e comuni cittadini, i quali cercano di lanciare “spunti” e idee per il recupero della vocazione turistica di un territorio ricco di natura e storia come pochi.

Un altro segnale del forte attaccamento di tanti cittadini al territorio e al senso di comunità sono i Libri di vetta posti uno sempre sulla Via Sacra, nella panoramica “Loggetta dei due laghi di Monte Cavo”, e l’altro sulla sommità del Monte Faete o Maschio delle Faete.

Libro di vetta loggetta 1
Il libro di vetta sulla Via Sacra nel punto della “Loggetta dei due Laghi di Monte Cavo”

Si tratta di semplici libri – il primo conservato in un box di metallo e il secondo appeso su un piedistallo di legno – che vogliono raccogliere gli appunti e i messaggi di escursionisti, viandanti, turisti, ciclisti e camminatori, nei quali sono impresse sensazioni ed emozioni che lo sguardo regala da quei luoghi così particolari e suggestivi. Insieme alle pagine dove è possibile apporre le proprie annotazioni ci sono anche i volumi dell’interessante e speciale lavoro “Pillole di Rocca di Papa e molto altro”, opera di alcuni appassionati cittadini, che mette insieme diverse notizie sull’ambiente e la storia di Rocca di Papa e di tutte le preziosità archeologiche legate ai sentieri e all’evoluzione dell’urbanizzazione cittadina. Un’ottima guida per residenti e turisti, i quali possono leggerlo ed utilizzarlo lasciandolo, poi, a disposizione di chi verrà dopo di loro.

libro di vetta loggetta 2
Il Libro di vetta alla “Loggetta dei due Laghi di Mone Cavo”
Libro di vetta Monte Faete
Il Libro di vetta sul Monte Faete

Durante questo periodo estivo, all’insegna ancora del turismo di prossimità, in tanti stanno apprezzando gli stessi sentieri e l’aria fresca del bosco rocchigiano, grazie pure al programma “Vivi Rocca di Papa”, con il quale si organizzano passeggiate nella natura, visite culturali e percorsi cicloturistici.

Targa-Meteo-e-Territorio-Faete
L’insegna di Meteo Territorio Rocca di Papa sul sentiero per Monte Faete

Sempre sul Monte Faete, sul sentiero prima di arrivare alla vetta, l’associazione Meteo Territorio Rocca di Papa, durante la scorsa primavera, ha installato un’insegna in legno per indicare il punto più alto dei Castelli Romani: “Maschio delle Faete mt 960 s.l.m.”. La stessa associazione, che da diversi anni si dedica con impegno alle varie stazioni meteo collocate nei punti strategici per aggiornare i cittadini sulle previsioni del tempo, ha migliorato lo stato di molti sentieri e anche la targa alla sorgente di Fontan Tempesta è stata costruita e montata dai suoi volontari.

Da non dimenticare, anche la positiva riqualificazione del sentiero e della zona di Fontan Tempesta, a cura del Parco dei Castelli Romani, grazie ai fondi ottenuti attraverso la partecipazione al bando – PSL Terre di Qualità 2014/2020 – del GAL Castelli Romani e Monti Prenestini per il Cammino Naturale dei Parchi, che prevede il ripristino e l’adeguamento di diversi percorsi attrezzati da Rocca di Papa fino a Castel San Pietro Romano.

Fontan Tempesta Nemi
Fontan Tempesta

A Fontan Tempesta, dove si arriva attraversando un fitto bosco secolare, si è realizzato uno stagno artificiale per fare confluire acque meteoriche e di affioramento della falda acquifera. Una sosta speciale, un punto dal quale ripartire verso altri sentieri che conducono al lago di Nemi o al convento dei Cappuccini seguendo il Cammino di San Tommaso.

EL

Più informazioni
commenta