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Ciampino – Scuole chiuse per sciopero. Genitori: ‘Vergogna, negare il primo giorno ai bambini!’

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Un ritorno a scuola poco accogliente quello di oggi in alcune scuole di Ciampino. Alle 8 di questa mattina molti genitori sono stati avvisati che alcune scuole avevano aderito allo sciopero indetto da Anief (Associazione Nazionale Insegnanti e Formazione) e Sisa (Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente) per tutto il personale scolastico. L’avviso dello sciopero era stato diffuso sui siti degli istituti tramite una circolare che spiegava anche i motivi dell’interruzione delle attività.

Ad essere chiuse nella giornata di oggi sono la scuola elementare Martin Luther King in via Bologna, la scuola Tommaso Rossi in via Luigi Bleriot (sia la materna che le elementari) e la scuola elementare Paola Sarro in viale J. F. Kennedy. Tutti e tre gli istituti fanno parte del Secondo Circolo di Ciampino. Risultano invece regolarmente aperte le scuole medie Umberto Nobile e Leonardo da Vinci, il liceo Vito Volterra, ma anche la scuola elementare Luigi Volpicelli, la scuola elementare e materna Vittorio Bachelet, la Gianni Rodari e la scuola in via Pirzio Biroli. Gli istituti aperti questa mattina hanno rispettato l’entrata scaglionata decisa dalla normativa Covid-19.

Vergogna, negare il primo giorno di scuola ai bambini!” Tuonano i genitori che stamattina si sono apprestati davanti ai cancelli delle scuole per condurre i propri figli nel loro primo giorno sui banchi, trovandoli però serrati. Molti di loro hanno atteso davanti le porte l’ora della campanella e hanno ricevuto la comunicazione ufficiale solo cinque minuti prima dell’apertura da parte dei rappresentanti scolastici. Nei giorni scorsi i vari istituti avevano anche fatto delle riunioni a distanza con le famiglie per informare sul rientro e sulle nuove condizioni da tenere per il contenimento del contagio e per le divise da far indossare agli studenti. Ma, quella che era solo una circolare su un’ipotesi di sciopero è diventata oggi una triste realtà che ha creato un forte disagio nelle famiglie.

La molla dello sciopero è scattata per l’introduzione all’obbligo per il personale scolastico della certificazione verde covid-19, ma anche per l’assenza di provvedimenti per la significativa riduzione del numero di alunni per classe, per l’indennità di rischio Covid per il personale scolastico in presenza, per la mancata
trasformazione dell’organico aggiuntivo docenti e ATA in organico di diritto, per la stabilizzazione e infine per la conferma nei ruoli dei diplomati magistrali. Il sindacato SISA mette invece in rilevanza l’impegno per l’ambiente e per il clima e la costruzione di una scuola aperta e partecipata. Le scuole informavano anche che non era “possibile fare previsioni attendibili sull’adesione allo sciopero e sui servizi che la scuola potrà garantire”.

“Roba da matti! Purtroppo quando non c’è più chi chiama le Presidi per sapere come va e informa di conseguenza i cittadini accadono pure queste cose incredibili!” Scrive nel frattempo l’ormai ex Sindaca di Ciampino Daniela Ballico.

Ma a rimetterci, come sempre, sono i bambini, in trepidante attesa del loro primo giorno di scuola, negatogli da un diritto di sciopero che poteva anche essere posticipato di qualche giorno.

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