POLITICA

Lariano – Il caso delle “fustaie” arriva in Consiglio comunale con l’interrogazione dell’opposizione

fustaia lariano

L’eco della notizia pubblicata relativa al possibile taglio a dirado della fustaia in zona Alberobello, piantumata a mano ormai oltre 70 anni fa, ha destato clamore a Lariano, facendo scaturire un acceso dibattito tra i cittadini e sui social.

Diversi gli interventi tra cui quelli dell’assessore Ferrante Carrante e del consigliere di opposizione Casagrande Raffi. Dalla piazza, fisica e virtuale, la discussione approderà ora in Consiglio comunale. 

I consiglieri comunali di opposizione Gianluca Casagrande Raffi, Sabrina Verri, Ilaria Neri, Enrico Romaggioli, Francesco Montecuollo e Tiziana Cafarotti hanno infatti depositato una interrogazione a salvaguardia e tutela del patrimonio ambientale, storico e culturale delle fustaie di cerri in località Alberobello e Colle Magisterno.

fustaia lariano

“Considerato che la vocazione turistica, agricola e naturalistica del nostro paese rappresentano per noi risorse da salvaguardare e valorizzare e dato che abbiamo nel nostro territorio due splendide fustaie di cerri – impiantate a mano negli anni 50 grazie al piano Fanfani- Fustaie uniche nel loro genere, bellissime e dal grande valore ambientale storico e culturale, di cui tutta la cittadinanza ne è a conoscenza ed a cui siamo molto legati – si legge nella interrogazione -, abbiamo il dovere di continuare a tutelare quella fustaia che in 70 anni si è sviluppata in modo naturale e che troppo spesso la mano dell’uomo è riuscita, pur celando nobili intenti, a distruggere quello che la natura ha creato o che negli anni si è sviluppato secondo natura”.

Nell’interrogazione si ripercorre anche la vicenda dal punto di vista dei documenti. “Il Parco ha espresso un parere (Prot-EM 106 e 107 del 12.08.2021) che pur concedendo il nulla osta prescrive al punto 10 che “vengano effettuati solo interventi sanitari con lo scopo di asportare le piante danneggiate, deperienti, secche o malate” quindi un intervento di manutenzione ordinaria e non un potenzialmente rischioso e/o dannoso intervento di diradamento selettivo. 

In data 31 agosto abbiamo avuto un incontro con l’agronomo comunale – si legge nella interrogazione – che ci esponeva il suo progetto, così come era a conoscenza del parere del parco senza che ne facesse menzione o ne evidenziasse limitazioni, prescrizioni o indicazioni particolari. Il progetto dell’agronomo Fabrizio Dezzi, prevede un intervento dell’uomo sul quel patrimonio unico, con un dubbio diradamento selettivo. Più di un esperto interpellato in materia ha giudicato lesivo questo taglio per quella fustaia – proseguono i consiglieri comunali che aggiungono – è indubbio che da parte nostra avevamo la certezza che le prescrizioni del parco fossero valide e corrette, e soprattutto che sarebbero state rispettate dal responsabile del procedimento e del progetto.

Un parere a firma del R.U.P. del Parco Dott. Agronomo Antonio Fegatelli e del Direttore del Parco dei Castelli dott.ssa Emanuela Angeloni, di certo, non possono essere cambiate o interpretate, ma debbono essere rispettate”.

Fin qui sembra tutto lineare ma i consiglieri di opposizione raccontano anche dei retroscena, che se confermati, lascerebbero non poche ombre sull’operato di questo progetto. Proseguono infatti dicendo nella interrogazione: “In seguito ad un intervento pubblico del 10 settembre da parte dell’assessore all’ambiente Fabrizio Ferrante Carrante, abbiamo provveduto ad informare l’assessore, sino ad allora ignaro, perché non correttamente informato da chi di dovere, della esistenza di un parere del Parco e delle relative prescrizioni in particolare delle prescrizioni al punto 9 e 10. Dal momento che abbiamo reso pubblico quel parere e quelle prescrizioni, sono accadute fatti e circostanze piuttosto strane e che gettano ancor più dubbi sulla bontà dell’intervento di dirado selettivo – sentenziano i consiglieri di opposizione -.

In data 11 settembre 2021 abbiamo effettuato un sopralluogo per visionare quella magnifica fustaia di cerri cresciuta e sviluppatasi in modo naturale e che crea un ambiente boschivo ed un sottobosco irripetibile al mondo, sicuramente patrimonio unico ed eccezionale che meriterebbe di essere tutelato, garantito anche attraverso delle aree protette, quale bosco monumentale se non addirittura quale patrimonio unico dell’Unesco.

Gianluca Casagrande Raffi e Sabrina Verri
Gianluca Casagrande Raffi e Sabrina Verri

Sopralluogo effettuato al fine di renderci conto direttamente sul posto del tipo di intervento previsto dal progetto dell’agronomo del Comune e delle prescrizioni al punto 9 e 10 del Parco dei Castelli Romani. Ci è stato riferito – sostengono Casagrande Raffi, Verri, Neri, Romaggioli, Montecuollo e Cafarotti – che il responsabile del progetto si starebbe adoperando per far cambiare il parere del Parco, ovvero far rivedere le prescrizioni al punto 9 e 10, in particolare l’articolo 10 in cui si cita testualmente che vengano effettuati solo interventi sanitari, ovvero andare a togliere solamente le piante danneggiate, deperienti, secche o malate, quindi di fatto un intervento ordinario giustissimo e non di un diradamento cosiddetto “selettivo” che invece metterebbe a rischio la sopravvivenza della stessa fustaia e del suo naturale sviluppo.

L’articolo 10, allo stato attuale, non è un refuso, ma una precisa prescrizione del Parco dei Castelli Romani per tutelate, salvaguardare e garantire il naturale sviluppo ed evoluzione delle due fustaie – chiosano i consiglieri comunali di opposizione -.  Secondo il loro parere “questa amministrazione si è attivata tardivamente, solamente dopo l’interessamento e gli interventi di noi consiglieri di opposizione e dopo che qualche cittadino di buon senso e competente ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica il fatto che quel intervento di diradamento selettivo è pericoloso per lo sviluppo naturale della fustaia”.

I consiglieri quindi hanno interrogato il sindaco e l’assessore preposto al fine di “fare chiarezza su questa importante e delicata questione, con situazioni poco comprensibili e fatti difficilmente accettabili; quali azioni concrete siano state prese o verranno intraprese a salvaguardia di quel patrimonio unico e irripetibile, anche attraverso l’acquisizione di ulteriori pareri di esperti; se si intende garantire in consiglio comunale e rassicurare i cittadini di Lariano che l’intervento sia soltanto ed esclusivamente di manutenzione ordinaria, dando libero sfogo e libera evoluzione alla crescita naturale come avvenuto per 70 anni, lasciando che la natura faccia il suo corso senza l’intervento invasivo delle mani dell’uomo”.

Una interrogazione che animerà sicuramente il dibattito politico larianese, ma che ha un unico scopo al riguardo la salvaguardia del patrimonio boschivo di Lariano, inestimabile, da eventuali o involontarie speculazioni.

“Siamo convinti che proprio per la sensibilità dell’intero consiglio comunale – confida Casagrande Raffi – questa vicenda vedrà la giusta evoluzione, quella cioè di salvaguardare e tutelare le fustaie, evitando possibili speculazioni di qualsiasi natura. Se ciò non dovesse accadere non staremo certo con le mani in mano”. 

Più informazioni
leggi anche
Generico novembre 2021
Ambiente
Lariano, l’Assessore Ferrante Carrante sul bosco di cerro: “Il diradamento selettivo salverà le nostre fustaie”
commenta