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Pari opportunità per i giovani Architetti, formazione negli studi professionali e presso gli Uffici Tecnici: quale futuro si prospetta?

Se c’è un aspetto che la tragica esperienza pandemica ha messo in luce in tutta la sua cogenza è quello della preparazione. Per affrontare situazioni tribolate e impreviste occorre essere attrezzati, disponendo di tutto quell’armamentario di competenze, esperienza e rapidità di adattamento capace di fare davvero la differenza.
Dunque, per essere pronti serve essere preparati, ma per essere preparati è indispensabile che la società sappia esprimere condizioni adatte, un humus fertile dove talenti ed entusiasmi possano crescere e prosperare.

Vale per tutte le categorie professionali, e forse in misura particolare proprio per gli Architetti, che del “costruire” fanno il loro lavoro, oltre che la loro “missione” professionale e, in qualche misura, di vita. Di pari opportunità parla chiaramente Maria Acrivoulis, Architetto Libero Professionista nonché Presidente Nazionale di AIDIA (Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti), candidata con la lista essere_Architetti alle elezioni dei prossimi 22 e 23 Settembre per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine di Roma e Provincia.

“Le pari opportunità”, sottolinea Acrivoulis, “non hanno a che fare solo con il divario fra generi, ma soprattutto con le disparità di carriera che portano a gap salariali e retributivi, a differenze nelle possibilità professionali, all’impossibilità di assumere ruoli apicali, il tutto a causa di disuguaglianze di genere, età, colore della pelle, condizioni fisiche e quant’altro possa presentare ostacoli nello svolgimento libero ed egualitario del proprio lavoro”.

Un tema che si interseca con quello della situazione professionale dei giovani iscritti, per i quali il passaggio dagli scranni universitari all’operatività all’interno di uno studio professionale è costellato di difficoltà, in primis legate all’assunzione. Infatti, sostiene ancora l’Architetto Acrivoulis (che dal 2018 al 2020 ha anche potuto sperimentare il funzionamento degli enti locali grazie all’esperienza come Assessore all’Urbanistica), “il carico fiscale per gli architetti piccoli e medi è molto alto e l’eventuale assunzione di collaboratori non consente sgravi come per altre categorie. Pensare all’assunzione diventa anacronistico per uno studio di medie e piccole dimensioni data l’incertezza dei pagamenti sia nel privato che nel pubblico, ecco perché l’Ordine dovrebbe promuovere convenzioni per gli studi professionali che accolgono giovani collaboratori, e combattere per la tutela dei giusti compensi per la categoria”. Così da contrastare il fenomeno delle false partite IVA, sminuente per l’intera categoria professionale.

Di questo e dei progetti per il nuovo Ordine degli Architetti si continuerà a parlare Martedì 21 Settembre, a partire dalle ore 18:30, presso “Sono Frankie immaginario collettivo” in Piazza Copernico 9 a Roma. All’evento, gratuito, seguirà aperitivo.

Copernico
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