POLITICA

Frascati – Verde pubblico: il 22 settembre l’incontro tra Tekneko, sindacati, Sts e Comune

dipendenti sts

Il 30 settembre sarà l’ultimo giorno di lavoro come dipendenti STS per gli 8 addetti alla manutenzione del verde cittadino, fino ad oggi in capo alla multiservizi cittadina. Dal 1 ottobre invece – ancora non si conoscono i termini del contratto – saranno tutti al servizio della Tekneko, ditta che si occuperà del servizio al posto di STS.

Procede dunque a vele spiegate il processo di esternalizzazione dei servizi della municipalizzata cittadina da mesi al centro di una complessa e articolata vertenza tra Comune di Frascati e i dipendenti sostenuti dalle RSU e dalle Organizzazioni sindacali.

dipendenti sts

Dopo il servizio di pulizie, passato in aprile alla Euro & Promos Group, lo scorso luglio anche la cura del verde pubblico del Comune di Frascati è stata affidata per 3 anni alla Tekneko, ditta che già si occupa della gestione del servizio di raccolta dei rifiuti in città. Un passaggio quest’ultimo, che come detto sopra avverrà formalmente il prossimo 1 ottobre, insieme alla relativa riassunzione dei lavoratori appunto “esternalizzati” da Sts, ma che preoccupa dipendenti e sindacati, viste le modalità e la ormai consueta mancanza di comunicazione e concertazione.

“Gli 8 dipendenti – hanno detto FP CGIL, FP CISL, CSA – hanno ricevuto una lettera di licenziamento lo scorso 13 settembre e né il Comune né la Sts si sono degnati di convocare un tavolo per discutere della salvaguardia occupazionale e salariale del personale impegnato. Dopo le nostre sollecitazioni finalmente abbiamo avuto notizia solo poco fa che domani, mercoledì 22 settembre alle 10.30 al Comune di Frascati, è stato convocato un incontro dalla ditta di Avezzano per discutere dell’avvicendamento dell’appalto. Abbiamo chiesto un posticipo al pomeriggio proprio perché la comunicazione ci è arrivata così a ridosso dell’incontro, ma noi vogliamo esserci e saremo presenti per discutere e rimanere al fianco dei lavoratori, ma ribadiamo ancora una volta di non condividere queste modalità, che come sempre calpestano la dignità dei lavoratori, vero anello debole di questa lunga controversia”.

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