Frascati – Nel dibattito a S.Rocco tutta l’esasperazione dei cittadini che chiedono soluzioni concrete

Claudia Proietti

Schiamazzi notturni, impossibilità di riposare, mancanza cronica di parcheggi, sporcizia, degrado e tavoli: tavoli ovunque. Questi i temi, racchiusi in tre lunghe e dettagliate domande, che ieri hanno caratterizzato il dibattito tra i residenti esasperati del centro storico di Frascati, e i quattro candidati sindaco alle prossime elezioni amministrative. Una condizione nota e che viene lamentata ormai da tempo, ma che negli ultimi anni ha raggiunto livelli non più accettabili, per cui il comitato spontaneo Frascati Indignata ha voluto ascoltare le proposte degli aspiranti Primi Cittadini.

“Il riposo non esiste più – ha detto Caterina -. Di notte bande di ragazzi ubriachi scorrazzano per le vie bestemmiando e facendo a gara a chi fa la pipì più lontano. Non hanno rispetto per nessuno, fanno a botte, urlano e se dalla finestra gli dici di fare piano ti mandano a quel paese. Non se ne può più. Il nuovo sindaco deve garantire alle persone la possibilità di poter dormire”. Problemi che ormai caratterizzano il centro storico frascatano e che, con l’aumento delle occupazioni di suolo pubblico autorizzate per fronteggiare l’emergenza pandemica, hanno di fatto invaso piazze e vie della città, spesso in modo scomposto e indiscriminato.

“Locali di pochi metri quadri con un solo wc – recitava una domanda – che hanno l’autorizzazione per installare tavoli per accogliere 300 o più avventori: dove pensate che poi questi facciano i loro bisogni?”.

Via dell’Olmo, Largo Duca di York, piazza San Rocco e vie limitrofe sono diventate un incubo sia in estate che in inverno, rendendo ormai invivibile la zona. Una condizione che ha creato frizioni e contrasti tra cittadini e alcuni gestori dei locali, questi ultimi non tutti sempre rispettosi delle esigenze di chi quelle zone le vive ed è costretto a subire invasioni che tanto influiscono sulla qualità della vita, determinando la propria quotidianità. Una “guerra” che in realtà nessuno vuole e un contrasto sterile che il comitato spontaneo “Frascati Indignata” organizzatore dell’incontro, si aspetta che venga ricondotto alla normalità attraverso soluzioni messe in campo dalla nuova amministrazione che si insedierà nelle prossime settimane. Un bisogno di risposte concrete e immediate che nel dibattito di ieri ha incalzato Emanuela Bruni, Anna Delle Chiaie, Roberto Mastrosanti e Francesca Sbardella, concordi nel dire che nel post pandemia la situazione dell’occupazione di suolo pubblico rientrerà nei ranghi, riportando alla normalità i metri occupati e il numero dei tavoli.

“Tolleranza zero” per chi non rispetta le regole e maggiori controlli, magari aumentando l’orario della Polizia Locale e implementando il sistema di video sorveglianza; mantenimento delle ordinanze anti alcol e anti asporto oltre un certo orario, passando per una ridefinizione degli orari della Zona a traffico limitato e l’attivazione di un tavolo di concertazione e di comprensione a cui far sedere in modo stabile gestori, residenti e amministratori. Si è parlato di nuovo dell’aumento dei parcheggi esterni – così come era accaduto nell’incontro con il gruppo Guarda Frascati – così che gli stalli all’interno della ZTL possano tornare nella disponibilità dei cittadini. Riqualificazione dei bagni pubblici, maggiore attenzione al decoro urbano, affinché le piazze e gli spazi aperti tornino ad essere vissuti dai cittadini e dai turisti anche di giorno e non solo dagli avventori dei locali aperti al pubblico. Proposte, hanno detto i candidati, presenti nei programmi elettorali già presentati nei giorni scorsi.

“Oggi queste promesse le abbiamo ascoltate e registrate – ha detto Giacomo Cristofanelli – poi però chi diventa sindaco le dovrà mantenere…”. Un auspicio di tutti, soprattutto dei residenti ormai arrivati al limite della sopportazione, consapevoli che le regole per una civile e serena convivenza tra le parti già esistono, sono nero su bianco e non servono ricette miracolose o bacchette magiche, ma solo la volontà seria e concreta di farle rispettare.