Cultura

Marino – ‘Via Appia Antica’, Cavacchioli ha presentato il suo libro agli studenti americani

Peter-Hatlie
Peter-Hatlie

L’importanza storica e archeologica dell’Appia Antica, la quale percorre (anche) i Castelli Romani, è riconosciuta a livello mondiale. Gli studenti americani dell’Università di Dallas soggiornano per qualche anno nella sede distaccata situata in zona Due Santi (Marino) per studiarne la bellezza e il valore. Al contempo, ci sono cittadini zelanti che si rimboccano le maniche per la sua tutela, la pulizia, il recupero. Senza nulla in cambio, nel nome del volontariato puro e semplice. Fa molto piacere quando il mondo accademico internazionale riconosce il valore di quest’ultimi.

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È quello che è accaduto sabato 25 settembre all’interno dell’Aula Magna del college americano: è stato presentato il libro “Via Appia Antica – IX–XIII miglio. Ciampino-Marino. Itinerario Storico–Archeologico” dell’archeologo Marco Cavacchioli Vicepresidente del circolo locale Legambiente Appia Sud il Riccio. Il saggio, un lungo lavoro di ricerca su testi ma soprattutto sul campo durato cinque anni, è stato stampato con il contributo dell’ufficio cultura di Marino. Cavacchioli ha rinunciato ai diritti d’autore affinché tutto il ricavato della vendita delle copie vada a finanziare i lavori di mantenimento del nuovo punto informativo inaugurato il giorno successivo, domenica 26 settembre.

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A festeggiare il tutto, l’amministrazione locale nella figura del Sindaco Carlo Colizza; il circolo rappresentato dai soci e da Mirko Laurenti, attuale Presidente, e Nicola Passaretti, già Presidente; i parchi grazie ai rispettivi Direttori: Alma Rossi (Parco Regionale Appia Antica), Simone Quilici (Parco Archeologico Appia Antica), Emanuela Angelone (Parco dei Castelli Romani); il Direttore del Campus Università di Dallas Peter Hatlie.

“L’Italia è stata ed è ispirazione per i nostri studenti – ha esordito Hatlie – per la sua ricchezza, la sua bellezza. I loro di anni di studio, qui, su questi parchi sono come un rito di passaggio. Elogio il lavoro di Marco Cavacchioli, i suoi continui sforzi che fanno comprendere l’importanza culturale di questi luoghi. I miei complimenti a lui e a tutti coloro che capiscono che la cultura è la chiave per il vivere bene”.

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“Questo lavoro è il risultato di anni di studio sul campo – hanno spiegato Rossi e Quilici, asserendo la piena disponibilità dei rispettivi parchi alla collaborazione con il circolo –. Siamo in un territorio bellissimo, la cui importanza si conosce studiando. Ed è quello che ha fatto Marco”.

È stato ribadito come il non conoscere il valore del proprio paese porti a non volerlo difendere.

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“Io sono tanto emozionato! – ha esclamato l’autore – Ho tante persone da ringraziare, amici, colleghi, tante persone che hanno condiviso con me questo cammino. Ho una serie di ringraziamenti da fare: se non ci fosse stato l’aiuto di tante persone il risultato di questo lavoro di cinque anni non ci sarebbe mai stato”. Cavacchioli ha ringraziato i suoi affetti, l’amministrazione, il direttore Hatlie e i direttori dei Parchi. Una doverosa riconoscenza a Rosella, vedova del compianto Renato Arioli, storico Presidente del Circolo Il Riccio scomparso nel 2015.

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Ci sono stati dei lunghi applausi sia nel pomeriggio di sabato che nella mattinata di domenica, quando è stato comunicato che si sta concludendo la pratica per intitolare il punto informativo turistico proprio ad Arioli.

“Renato Arioli è la rappresentanza di quel volontariato vero, quel volontariato silente che lavora e che lascia i suoi risultati. L’esempio migliore di cittadinanza attiva 365 giorni l’anno per sempre” ha dichiarato Corizza, all’inaugurazione del punto info.

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“E’ per me un’emozione che ci sia questo punto informativo con il suo nome. – ha concluso Laurenti – Tutto questo rappresenta tutto ciò che in questi anni si è fatto su questo territorio e che tanti di noi hanno fatto, con passione, fatica e sacrificando ore del proprio tempo libero. Renato è stato ed è il signore dell’Appia Antica. Renato era un signore! Ciò che è successo in questi giorni è la fine di un lungo processo, ma è l’inizio di un percorso che da oggi in poi avrà un nome e cognome: Renato Arioli”.

di Cristina Borri

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