POLITICA

Flavio Pagnozzi: “Con Frascati Verde, insieme a Mastrosanti, per una nuova visione della nostra città”

pagnozzi flavio

Classe 1975, ingegnere gestionale e manager nella pubblica amministrazione, Flavio Pagnozzi è candidato in consiglio comunale alle prossime elezioni amministrative tuscolane, con la lista ecologista e progressista Frascati Verde, a sostegno di Roberto Mastrosanti sindaco.

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Una candidatura che forse ha sorpreso molti, soprattutto perché a sostegno di un Roberto Mastrosanti alle scorse elezioni contrapposto a suo padre Lello

Sinceramente, al di là della contrapposizione politica tra Roberto mio padre, con Roberto ci conosciamo da sempre, come è normale che accada nelle piccole città come Frascati: addirittura abitavamo nella stessa via. Lui ha qualche anno più di me e ci ha sempre accomunato la passione politica e la stima reciproca e anche durante le scorse elezioni ci siamo sempre parlati e confrontati. In questi anni, da quando abbiamo iniziato a dialogare e a confrontarci più intensamente su diversi temi di carattere politico e amministrativo non siamo sempre andati d’accordo ma lo scambio era sempre costruttivo:fondamentalmente siamo delle persone moderate e avere idee diverse alla fine non è mai stato motivo di scontro o di chiusure, come invece spesso capitava nella coalizione dove era mio padre alle scorse elezioni. Diciamo che questo è stato uno dei motivi che mi ha fatto capire che un’esperienza amministrativa con lui alla guida, basata su questi presupposti, sarebbe stata terra fertile per un progetto lungimirante, con una visione prospettica più ampia.

L’esperienza della scorsa amministrazione è finita in modo anomalo, anche se ormai Frascati ci sta facendo l’abitudine...Non era d’accordo con le dimissioni dei consiglieri firmate davanti al notaio lo scorso febbraio?

Di questo ho parlato a lungo con mio padre, che all’epoca sedeva tra i banchi della minoranza. Ci confrontiamo molto sui temi della politica di cui spesso condividiamo i contenuti, come in questo caso, anche se non sempre le modalità. Riguardo a me io non ero in consiglio quindi forse la mia idea conta poco, ma credo che sarebbe stato molto più coraggioso e rispettoso del voto degli elettori, sfiduciare il sindaco in consiglio comunale. Non regge la motivazione dei tempi ristretti per indire il consiglio portata avanti in questi mesi, visto che l’accordo tra i 3 di maggioranza, i 2 del gruppo misto e una parte della minoranza era in piedi da novembre scorso, tanto che l’esito era ormai diventato scontato anche per il resto della minoranza. Un sindaco si sfiducia in questo modo, a mio avviso, se ha compiuto un atto grave, se si è macchiato di una colpa, non se la smania di andare a elezioni il prima possibile dettata da chi ha alle spalle grandi partiti molto ben organizzati, prevale sul buon senso. Non dimentichiamo che a febbraio eravamo in piena emergenza Covid e la città avrebbe avuto bisogno di referenti politici presenti e non di un Commissario part time. Da parte di chi ha orchestrato tutto secondo me ha prevalso l’interesse di andare a governare a tutti i costi, piuttosto che il rispetto e il senso di responsabilità verso Frascati e i frascatani.

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Come nasce oggi questa esperienza politica di cui fa parte? Ad un certo punto sembrava dovesse nascere un Terzo Polo e invece?

Il mio gruppo di provenienza aveva pensato alla candidatura di Giorgio Rubini alla guida di una coalizione alternativa a quella del centro sinistra già decisa e a quella di centro destra che si stava ancora delineando. Il famoso Terzo Polo di cui tanto si è parlato. Strada facendo, incontro dopo incontro, insieme a Giorgio stesso che oggi fa parte del gruppo, ci siamo resi conto che l’esperienza amministrativa di Roberto non andava sprecata e rinnegata, ma forse, riconoscendone gli errori e gli inciampi, semplicemente valorizzata con nuovi innesti e valorizzata con quelle idee e quei princìpi che io e il mio gruppo portiamo alla coalizione. Tutto qui. Molto semplicemente.

Perché Frascati Verde?

Frascati Verde, di cui faccio orgogliosamente parte, è l’espressione pura di ciò che intendo: un gruppo di persone con esperienze diverse alle spalle e specifiche competenze che hanno saputo mettere insieme idee, visioni e progetti, con il comune denominatore rappresentato dall’ambiente, dal decoro urbano, dalla voglia di innovare e rendere vivibile da tutti la nostra città. Un gruppo che vuole piantare oggi le basi per costruire qualcosa di grande in futuro: abbiamo unito esperienze e provenienze differenti intorno a un progetto di cui la città, oggi più che mai, ha bisogno.

Cosa significa il suo nome come vice sindaco?

Significa esattamente quello a cui facevo riferimento sopra: capacità di lavoro sinergico e fiducia in un gruppo nuovo, che Roberto ha voluto esternare pubblicamente per segnare un primissimo cambio di passo che va dall’Io al Noi. Un sindaco che sceglie di farsi sostenere e accompagnare in un’esperienza amministrativa che vuole essere per molti versi diversa e sicuramente migliore di quella passata. Chi andrà a votare saprà già che accanto a lui ci sarà un gruppo di persone che porteranno all’amministrazione nuova linfa e nuove competenze.

In che modo contribuirà Flavio Pagnozzi ad una nuova esperienza amministrativa?

Sicuramente non tutti mi conoscono quindi inizierei con il dire che sono un ingegnere gestionale e dopo la laurea ho avuto un’esperienza all’estero nel settore bancario e finanziario. Da oltre 14 anni lavoro come manager nella pubblica amministrazione, per cui ho ricoperto numerosi incarichi a livello nazionale. Lavoro a Roma ma vivo la città di Frascati oltre cha da residente, anche da papà di due bambini che frequentano le scuole in centro e da gestore di un piccolo ristorante che si trova sempre in centro. Questo mi ha permesso, nel corso degli anni, di entrare in contatto diretto con diverse problematiche che saremo chiamati a risolvere se saremo eletti: sicurezza, decoro, rifiuti, parcheggi, viabilità. Problemi reali che incidono nella quotidianità di ogni famiglia e che vanno affrontati con determinazione da una maggioranza coesa. Credo che la mia esperienza in ambito gestionale possa essere messa a disposizione di una riorganizzazione della macchina amministrativa comunale, ormai assolutamente necessaria. Non da ultimo penso anche al mondo dello sport e alle condizioni in cui versano gli impianti e le strutture di Frascati: anche qui occorrerà attrarre risorse e competenze, quelle che metterò a frutto anche grazie alla conoscenza acquisita attraverso l’esperienza di mio padre. Ho sempre pensato che vivere a Frascati sia un privilegio e una grande fortuna e vorrei contribuire a tutelarne la bellezza e valorizzarne le caratteristiche.

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