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Carcere di Velletri, l’intervista a Massimo Costantino della FNS CISL Lazio: “Cronica carenza di personale di polizia penitenziaria”

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Il Segretario Generale della FNS CISL Lazio parla in una nostra intervista. Massimo Costantino evidenzia la carenza di personale e lunghi piantonamenti per il carcere di Velletri. Ieri tutti i sindacati della polizia penitenziaria al Ministero.

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Massimo Costantino segretario generale della FNS CISL LAZIO sul palco di una conferenza
Massimo Costantino segretario generale della FNS CISL LAZIO

di MARIA SOLE LUPI

È terminata da poche ore la convocazione da parte della ministra Marta Cartabia di tutte le sigle sindacali della polizia penitenziaria a livello nazionale. L’incontro, previsto per le 18:30 di ieri presso il Ministero di Giustizia, ha visto presenti il 95% delle rappresentanze sindacali del corpo di tutta Italia tra SAPPE, OSAPP, CISL, SINAPPE , UIL, CGL, USPP.

Un appuntamento chiesto a gran voce da parte dei rappresentanti di polizia penitenziaria. Un corpo dello Stato ridotto da anni allo stremo delle forze e per le quali si richiede un reale riconoscimento delle istanze.

Il nostro giornale ha intervistato nei giorni scorsi in esclusiva il sig. Massimo Costantino, Segretario Generale della FNS CISL Lazio.

Le parole di Massimo Costantino: “No sovraffollamento ma costante carenza di personale di polizia penitenziaria nel Carcere di Velletri. Circa 110 addetti in meno”

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Massimo Costantino Segretario Generale di FNS CISL Lazio in video chiamata

“Noi della FNS CISL Lazio avevamo già fatto una visita nel carcere di Velletri nel mese di giugno e ci eravamo riservati di ritornare a seguito dell’assegnazione di nuovi agenti al termine del corso di agenti di polizia penitenziaria. A giugno avevamo verificato una notevole carenza di personale di polizia penitenziaria, in particolare di assistenti, agenti e sovraintendenti. Un calo di assistenti e di agenti che sono stati inviati in distacco al carcere di Santa Maria Capua Vetere comportando un maggior aggravio di lavoro per il personale presente”.

Ha proseguito: “Nonostante l’invio di 18 unità nel carcere di Velletri, la carenza di personale non è del tutto sanata. Di questi quattro sono i distaccati in uscita e 5 unità provengono dal GOM (Gruppo Operativo Mobile) utile a intervenire per il regime di 41 bis-rivolte o situazioni di emergenza critiche. Abbiamo certezza che il GOM è un personale che non metterà mai piede in istituto”.

Ha aggiunto: “Circa 110 addetti in meno complessivi di tutti i ruoli. Pochi i sovraintendenti e gli ispettori, coloro che portano avanti un istituto. C’è solo un comandante di reparto in tutto il Carcere di Velletri. Molti sono i posti di servizio che non possono essere coperti con il numero di personale presente perché carente: dalle sezioni allo spazio bar dell’istituto (chiuso da tempo), ai colloqui in presenza e in videochiamata”.

Si allungano le turnazioni per il personale di polizia penitenziaria: meno permessi, meno ferie e meno diritti.

“La conseguenza alla carenza del personale è l’allungamento dei turni che diventano molte volte di 10/12 ore. Nel caso dei piantonamenti (ricoveri) dei detenuti presso ospedali, ad esempio, lo stesso personale è spesso costretto a fare il doppio turno piuttosto delle 6 ore regolamentari. Questo va a discapito del benessere del personale”, commenta il segretario.

“Molti diritti dei dipendenti di polizia penitenziaria vengono infatti calpestati a causa del sottorganico. Tra questi il diritto alla socialità, il diritto alla mensa obbligatoria di servizio, i permessi e le ferie. Diritti stabiliti dall’accordo quadro del 2005 con il dipartimento di amministrazione penitenziaria”.

L’anomalia: il caso di un detenuto piantonato presso il Servizio Psichiatrico ospedaliero da sei mesi

 

Massimo Costantino: “Abbiamo registrato un piantonamento di un detenuto presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura ospedaliero da più di sei mesi. Questa situazione comporta un ulteriore aggravio rispetto alle esigenze attuali di personale. Per la FNS CISL Lazio i detenuti psichiatrici non dovrebbero essere controllati dalla Polizia Penitenziaria ma dovrebbero stare in idonee strutture psichiatriche e attenzionati dal servizio sanitario”.

“Da quando hanno chiuso gli OPG (Ospedali psichiatrici giudiziari) – ha proseguito il segretario- hanno aperto le REMS (Residenze Esterne per le misure di Sicurezza) in un numero sottostimato rispetto alle reali esigenze. Ci sono, infatti, più di 71 internati in tutto il Lazio che attualmente sono nelle carceri laziali e che non trovano sistemazione all’interno delle REMS”.

“Va evitato che il tutto venga scaricato sul personale di sicurezza, ma come più volte segnalato, assistiamo a una certa sordità delle istituzioni preposte”.

“I detenuti con problemi di salute mentale in carcere non dovrebbero essere assistiti dal personale di polizia penitenziaria- ha ribadito sul merito il sig. Costantino- il quale non ha competenze in materia, che è specifica delle Asl regionali”.

“Dunque, – per il segretario generale della FNS CISL Lazio – andrebbe implementata la presenza di più medici psichiatri e più personale sanitario all’interno dei reparti di osservazione psichiatrica delle carceri, quale quello di Velletri, in cui l’osservazione psichiatrica del comparto medico non viene garantita H24″.

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Dalle critiche alle azioni

 

Dopo Frosinone il Carcere di Velletri è il secondo per criticità nella Regione Lazio”

Tra gli istituti del Lazio, la FNS richiede per il carcere di Velletri che il personale sia trasferito immediatamente nella sede. La richiesta va, inoltre, nel senso di un’interlocuzione a livello nazionale con Via Arenula per rivedere le piante organiche della polizia penitenziaria nelle strutture. C’è da considerare che il sottorganico coinvolge anche l’insufficienza di psicologi, assistenti sociali ed educatori, producendo effetti negativi sul sistema penitenziario a livello più generale”.

“Al momento – in relazione alla pressione subita- tutte le sigle della polizia penitenziaria sono in stato di agitazione e stanno ritirando le proprie delegazioni dai territori. I sindacati hanno chiesto interventi e ispezioni per quanto riguarda la carenza del personale”, dichiara il segretario della FNS CISL Lazio.

A fine mese ci sarà una manifestazione a cui parteciperanno tutte le sigle sindacali”. Si richiederà – così come per l’incontro con la ministra Cartabia – maggiore considerazione delle istanze fin qui presentate”.

Ha così concluso Massimo Costantino con tono scettico: “Nessun rappresentate dei sindacati è stato coinvolto nella Commissione per l’innovazione del sistema penitenziario da poco istituita. Questo, insieme ad altri nostri tentativi mancati, la dice lunga sull’intento di risolvere le questioni”.

https://www.castellinotizie.it/2021/10/16/carceri-fns-cisl-lazio-tentata-evasione-di-un-detenuto-dal-sandro-pertini/
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