POLITICA

Marino, elezioni tra veleni e astensionismo. Ora abbassare i toni è un dovere

comune marino

Una campagna elettorale surreale, molto social e pochi comizi. Una campagna elettorale strana, per certi versi, foraggiata da un contesto Covid che ha emozionalmente e materialmente allontanato i cittadini, già disillusi da una politica distante anni luce dai loro bisogni. È accaduto in tanti comuni al voto e non ha fatto eccezione Marino, che da poche ore ha trovato il suo nuovo sindaco in Stefano Cecchi.

E lo ha trovato dopo una campagna elettorale, complessivamente parlando, fatta anche e soprattutto di contrasti, ironia e a volte, offese politiche e personali. A dominare la scena della maleducazione e della mancanza di rispetto, purtroppo ma non stupisce, sono stati i social network dove i fan di uno o dell’altro schiarimento non hanno mancato di commentare in maniera forte e fuori luogo i post del candidato sindaco “nemico”.

Da notare, di contro, come proprio i candidati sindaco abbiano mantenuto tutto sommato un atteggiamento rispettoso e tranquillo nel corso della campagna elettorale. Una bella cosa, davvero.

Di tutt’altro tenore il post elezioni comunali: nel pomeriggio di ieri, appena appresa la vittoria di Stefano Cecchi, veementi le polemiche – ad esempio – contro il Pd, accusato da alcuni sostenitori di Colizza di non aver fatto abbastanza per dirottare voti dem alla causa grillina, o contro i socialisti (in particolare Santarelli), accusati di sostenere Cecchi al ballottaggio.

E che dire, poi, dello striscione all’indirizzo dell’ormai ex Primo cittadino, appena terminato il secondo turno di Ammistrative: “Colizza, sei su Scherzi a Parte”.

Insomma, tra goliardia, ironia e cattivo gusto Marino ne ha viste di tutti i colori. Dunque, non sorprende che l’affluenza del turno di ballottaggio sia stata tra le più basse degli ultimi anni: meno di un cittadino su due è andato a votare. Un dato impietoso, preoccupante, un dato su cui riflettere, poiché a ben vedere l’astensionismo ha vinto almeno quanto Cecchi e la sua coalizione.

La città, ora, ha bisogno di lasciarsi alle spalle le polemiche, di ritornare unita e coesa: l’auspicio è che maggioranza, opposizione, realtà territoriali ed extra consiliari, nonché i cittadini, abbassino i toni e lavorino insieme per una Marino realmente a misura di comunità.

Comunità che, preme ricordarlo, si sta ancora leccando le ferite, causate dagli effetti drammatici del Covid. Solo questo dovrebbe far sotterrare l’ascia di guerra. Dovrebbe.

Marco Montini

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