Cultura

Artena – Sabato 23 ottobre presentazione di “M’è rimasto impresso” di Alessandro Coltré e Chiara Chimisso

Presentazione di M'è rimasto impresso. Voci di Artena per un quaderno di comunità a cura di Alessandro Coltré e Chiara Chimisso

Le storie orali possono contribuire a raccontare una città? Possono farci scoprire aspetti inediti e poco esplorati del passato? Le storie di vita possono farci capire meglio la storia?  Secondo i curatori di M’è rimasto impresso queste domande trovano risposte interessanti e percorsi di ricerca sociale in grado di illuminare porzioni di storia poco conosciuta in cui le esperienze personali si intrecciano ai grandi avvenimenti.

Presentazione di M'è rimasto impresso. Voci di Artena per un quaderno di comunità a cura di Alessandro Coltré e Chiara Chimisso

Un intreccio che ritroviamo nel volume di Alessandro Coltré e Chiara Chimisso, giovani autori che hanno deciso di raccogliere le voci più anziane di Artena per aprire un quaderno di comunità composto da 25 storie trascritte sotto forma di dialoghi tra ricercatori e intervistati, cercando di tenere su carta gli elementi del parlato; il dialetto, le ripetizioni, i cambi di ritmo e di registro. “Le pagine di questo quaderno parlano di pozzi che non esistono più, di tragitti con la conca in testa, di elezioni comunali, di piazze che cambiano nome, dell’arrivo della corrente, di bombe e schegge, di emigrazione in Germania, di viaggi di nozze a Roma.

Questo quaderno parla di chi ha invaso terre per conquistare diritti, parla del granaio Borghese e di contadini che vedono andar via un quarto del loro lavoro. Questo quaderno parla. Parla perché è frutto di conversazioni registrate, trascritte e poi selezionate, con l’auspicio di essere lette, interpretate e discusse ad alta voce. È un progetto collettivo, non finito, corale e pronto a cambiare forma, come accade spesso con le storie orali. Ora non resta che passare parola. Non resta che continuare a raccogliere altre storie per riempire le pagine bianche del quaderno per discutere tutto nelle piazze di Artena e del territorio.

All’interno della raccolta ci sono anche dei preziosi contributi scritti da artenesi che hanno approfondito alcuni temi ricorrenti all’interno delle interviste. Troviamo pagine dedicate alla geomorfologia del territorio, c’è poi un approfondimento sulla seconda guerra mondiale, un altro sui pozzi e sulle fonti d’acqua, una geografia che in alcuni casi vive soltanto nelle memorie di chi abbiamo intervistato. Ci auguriamo che questo quaderno possa circolare il più possibile tra i cittadini di Artena e della zona. Ci auguriamo possa essere uno stimolo a indagare in maniera critica il passato; un sostegno a esplorare quel che resta e quel che potrebbe essere, facendo vivere e rivivere le voci delle comunità”, spiegano i curatori Coltré e Chimisso.

La prima presentazione di M’è rimasto impresso ci sarà sabato 23 ottobre alle ore 17 presso l’Ex Granaio Borghese di Artena con il seguente programma

Saluti istituzionali
Interventi di Valentina De Santis, fotografa, Bruno Bonomo, docente di storia contemporanea presso l’Università La Sapienza di Roma e membro dell’associazione italiana di storia orale, Mino Massimei, presidente del Circolo Arci Montefortino ’93, Chiara Chimisso e Alessandro Coltré, i curatori.
Per accedere all’ex granaio borghese sarà necessario esibire il Green Pass.

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