Attualità

Tempesta geomagnetica in arrivo entro domani: rischio blackout! Ecco cosa può accadere

Una intensa tempesta geomagnetica potrebbe abbattersi tra oggi e domani sulla Terra. La tempesta di Halloween, come e' stato ribattezzata per la coincidenza temporale con la notte piu' paurosa dell'anno, potrebbe produrre delle aurore polari visibili a occhio nudo anche a 50 gradi di latitudine. Cio' significa che in Europa potrebbero essere avvistate in Belgio, ad esempio, mentre negli Usa i fortunati potrebbero essere gli abitanti dell'Oregon.

Generico ottobre 2021

Una intensa tempesta geomagnetica potrebbe abbattersi tra oggi e domani sulla Terra. La tempesta di Halloween, come e’ stato ribattezzata per la coincidenza temporale con la notte piu’ paurosa dell’anno, potrebbe produrre delle aurore polari visibili a occhio nudo anche a 50 gradi di latitudine. Cio’ significa che in Europa potrebbero essere avvistate in Belgio, ad esempio, mentre negli Usa i fortunati potrebbero essere gli abitanti dell’Oregon.

Ma al di la’ del fascino delle scie luminose, gli esperti temono che questo intenso flusso di particelle energetiche possa interferire con le comunicazioni. Ieri, infatti, il potente brillamento solare ha provocato un blackout radio in parte dell’America latina. Questo perche’ i brillamenti solari influenzano il campo magnetico del nostro pianeta, che a sua volta puo’ interrompere le reti elettriche e le reti di comunicazione.
“Le radiazioni nocive di un brillamento non possono penetrare l’atmosfera terrestre e colpire fisicamente gli esseri umani sulla Terra”, ha spiegato la Nasa. “Tuttavia, se abbastanza intensi, possono disturbare l’atmosfera nello strato in cui viaggiano i segnali GPS e di comunicazione”. Per fortuna, e’ assai probabile che qualsiasi interruzione sia solo temporanea, affermano gli esperti.

Il precedente piu’ famoso e’ la tempesta geomagnetica del marzo 1989 che interesso’ la regione del Que’bec, provocando un potente blackout. Fu, ricorda l’Ingv, un evento molto esteso che si verifico’ a latitudini alte (ma non altissime) e riguardo’ tantissime persone che rimasero letteralmente al buio per diversi giorni. In quel caso, anche a causa delle geologia del luogo, con un sottosuolo piu’ resistivo rispetto a quello delle zone circostanti, le GIC, non riuscendo a scorrere bene nel terreno, si sono concentrate massivamente sulle linee di trasmissione della corrente elettrica, producendo quell’ingente danno che fu il black-out.

Ma di cosa si tratta nello specifico? Il brillamento e’ il risultato di un’enorme espulsione di plasma dallo strato esterno del Sole. Il plasma e’ costituito principalmente da elettroni e protoni e in questo caso viene trascinato dal campo magnetico della corona solare. I brillamenti solari sono ripartiti in cinque classi di potenza a seconda della loro luminosita’ nei raggi X. In ordine crescente di potenza sono A, B, C, M e X.

Ogni classe e’ dieci volte piu’ potente di quella precedente, con la piu’ potente X ed e’ ulteriormente suddivisa linearmente in 9 classi, numerate da 1 a 9. Il brillamento solare in analisi e’ rientrato nella classe X1. L’ emissione di Massa Coronale (CME), che e’ ora diretta verso la Terra viaggia a piu’ di 1.260 km/s.

Ma non e’ la prima volta che cio’ avviene. Secondo l’Ingv, il campo magnetico del Sole inverte la sua polarita’ ogni 11 anni: questo ha effetto, ad esempio, sul numero di macchie solari presenti sulla sua superficie. Un modo di seguire l’andamento del ciclo di attivita’ solare e’, quindi, contare il numero delle macchie solari. Il ciclo di attivita’ solare ha inizio nel momento in cui il numero di macchie solari e’ minimo. Questo numero aumenta nel corso del tempo e raggiunge il suo massimo verso meta’ ciclo per poi diminuire fino a un nuovo minimo quando, dunque, comincia un nuovo ciclo.

Dato che le espulsioni di massa coronale che generano le tempeste geomagnetiche avvengono principalmente in corrispondenza delle macchie solari, piu’ e’ alto il numero di macchie solari presenti sul Sole, piu’ e’ probabile che si verifichino delle tempeste. Queste tempeste sono quindi piu’ frequenti durante i massimi di attivita’ solare, anche se tempeste molto intense, la cui “efficacia” e’ spesso maggiore per quanto riguarda i possibili danni alla Terra, avvengono anche durante la fase discendente del ciclo.

(fonte: AGI)

Più informazioni
commenta