Attualità

Velletri – Anche gli studenti della ‘Velletrano’ e ‘Mariani’ alla Celebrazione del 4 Novembre in Piazza Garibaldi fotogallery segui la diretta

Generico novembre 2021

Si è svolta in mattinata a Velletri, di fronte al Monumento ai Caduti di Piazza Garibaldi, l’attesa cerimonia del 4 Novembre, Giorno di Unità Nazionale e delle Forze Armate.

E’ stato ancora una volta il presidente della sezione locale dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo, l’onnipresente Tommaso Leotta, a presentare la ricorrenza, che dopo le struggenti note del Silenzio ha dato la parola al Sindaco, Orlando Pocci.

Numerose le realtà del territorio presenti, tra cui autorità civili, militari e religiose, rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, della Polizia Locale, della Protezione Civile, della Croce Rossa Italiana, dell’A.N.P.I e centri sociali. Gli onori militari sono stati resi da un picchetto del 1° Reggimento Allievi Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri. Suggestivo come sempre l’ingresso del Gonfalone Città di Velletri, scortato dalla Polizia Locale.

Proprio Leotta, che negli anni ne aveva fatto un cruccio, si è felicitato per la presenza di diversi studenti, la cui assenza negli anni precedenti era stata lungamente notata: sono intervenuti alcuni studenti della scuola media “Andrea Velletrano” e della “Aurelio Mariani”, che hanno apportato il loro contributo, passando dalle opere di Ungaretti all'”Imagine” di John Lennon e alla “Leggenda del Piave”. 

Numerose le realtà del territorio presenti, tra cui autorità civili, militari e religiose, rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, dell’Ordine Equestre Santo Sepolcro Gerusalemme, del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, della Protezione Civile, della C.R.I., dell’A.N.P.I e centri sociali. Gli onori militari sono stati resi da un picchetto del 1° Reggimento Allievi Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri. Suggestivo come sempre l’ingresso del Gonfalone Città di Velletri, di cui Tommaso Leotta ha ricordato la motivazione alla base della decorazione di Medaglia d’Argento al Valor Civile.

Il discorso del Sindaco, Orlando Pocci

“Il 4 novembre l’Italia ricorda l’Armistizio di Villa Giusti – entrato in vigore il 4 novembre 1918 – che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, e portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale.

Il 4 novembre terminava la Prima Guerra Mondiale. Per onorare i sacrifici dei soldati caduti a difesa della Patria il 4 novembre 1921 ebbe luogo la tumulazione del “Milite Ignoto”, nel Sacello dell’Altare della Patria a Roma. Con il Regio decreto n.1354 del 23 ottobre 1922, il 4 novembre fu dichiarato Festa nazionale.

In questa giornata si intende ricordare, in special modo, tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere: valori immutati nel tempo, per i militari di allora e quelli di oggi.

Più di 600.000 italiani morirono durante la prima guerra mondiale; l’Italia ha dovuto rinunciare a queste persone, così i loro familiari. Il paese ha dovuto curare le ferite inferte dalla violenza di un conflitto non cercato ma vissuto fino in fondo pensando che era loro dovere costruire un paese unito e garantire a tutti la libertà.

Un conflitto combattuto duramente sulle montagne in condizioni impossibili come nel resto del paese.

Un conflitto marchiato da tanti morti, una generazione di giovani uomini distrutta, la necessità di chiamare alle armi i più giovani, sono alla base di una riflessione che deve andare oltre l’orgoglio di un successo che comunque segnò i vinti e i vincitori con lo stesso dolore.

Temo siano molti a non sapere queste brevissime nozioni di storia, una stagione che viene percepita lontana, una guerra antica semmai da spettacolarizzare con qualche serie televisiva o qualche film. Ma i segni sono ancora ben visibili, il monumento che è alle mie spalle ci ricorda che pure a Velletri la guerra colpì duramente, tutti quei nomi sono storie interrotte, dolore per madri e figli, sangue versato per difendere l’idea di un Paese che doveva ancora trovare la sua vera identità.

Eppure la nostra Repubblica proviene da là, dal coraggio dei ragazzi del ’99 (1899) che decisero, poco più che bambini, di immolarsi per il loro Paese, lo fecero con orgoglio e contribuirono alla vittoria, semmai una Guerra possa veramente avere un vincitore.

Una Festa dedicata anche alle Forze Armate, un vanto per il nostro Paese, donne e uomini che stanno dimostrando come sia possibile un altro paradigma, la forza per il mantenimento della Pace in tanti luoghi del pianeta devastati dalla sofferenza e dall’incapacità di porre fine a conflitti interminabili.

I militari italiani sono un esempio fulgido di competenza e impegno che ci viene invidiato dal mondo intero, una vanto per il Paese che oggi gli tributa una ringraziamento per la loro opera silenziosa e meritoria svolta con onore e disciplina.

Proviamo a prendere l’impegno dei fermarci qualche volta sulle scale del monumento e immaginare il sorriso di questi ragazzi, spensierati e forti della loro voglia di vivere che hanno sacrificato per noi.

Non dimentichiamoli!

Viva le Forze Armate
Viva l’Italia Unita”

 

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