Stamattina a Marino si è aperta ufficialmente la stagione amministrativa del sindaco Stefano Cecchi. La location è stata quella del palazzetto dello sport di Cava dei Selci, che ha prestato in via straordinaria il suo parquet per il primissimo consiglio comunale.
Aria da primo giorno di scuola, sorrisi e strette di mano hanno dato il là alla nuova consiliatura, non disdegnando scenari politici e istituzionali interessanti e originali. Dipende dai punti di vista.
La cronaca. La seduta consiliare è partita poco prima delle 10, una volta fatto accomodare il folto pubblico ed espletate tutte le norme antiCovid, controllo dei greenpass inclusi. Apertura di consiglio dedicata alle vittime del virus, con un minuto di silenzio emozionante e commovente. Subito dopo, via alla discussione dei punti all’ordine del giorno.
Il primo quello sull’Esame delle condizioni di ineleggibilità ed incompatibilità degli eletti ed eventuali surrogazioni. Tutto apposto – pare – considerando che Muccini e Covizzi si sono dimesse nelle scorse ore: la prima per volare in giunta, la seconda non pervenuta e sulla cui posizione molto si è disquisito e chissà se ancora si disquisirà.
A seguire il giuramento di un emozionato ma sicuro sindaco Cecchi, nonché l’elezione del presidente del consiglio comunale, andata al consigliere di maggioranza Eugenio Pisani (avvenuta in terza votazione con 9 astenuti e 16 favorevoli) e la votazione del vicepresidente dell’assise di Palazzo Colonna. Elezione, quest’ultima, che ha già palesato tutta la fragilità di vedute unitarie della minoranza, spaccatasi addirittura in tre pezzi: Venanzoni ha proposto il nome di Raparelli ma la Silvani (Pd) si è dissociata, Del Mastro (Fdi) ha proposto il nome di De Santis, mentre i consiglieri della coalizione di Colizza sono andati compatti sul nome della consigliera Cerro. Ago della bilancia, un po’ originale a narrarsi, è stata alla fine la maggioranza che, per bocca del consigliere Augusto Manni, ha virato proprio su De Santis, che con 18 voti favorevoli è divenuto vicepresidente del consiglio in prima chiamata.
Qualche minuto più tardi la parola è passata al sindaco Cecchi che ha presentato la sua giunta, probabilmente ancora incompleta, e al momento composta da due donne e tre uomini. Questa la squadra: Sabrina Minucci, vicesindaco con delega a servizi sociali, sanità e sport; Giuseppe Toppi, assessore ai Lavori pubblici, edilizia scolastica, innovazione tecnologica, viabilità e arredo urbano; Rinaldo Mastantuono, assessore alle attività produttive, alla polizia locale, alla sicurezza, protezione civile, trasporti e decoro urbano; Franco Maracaurelio, assessore a Urbanistica, promozione e assetto del territorio e governance società in House; Pamela Muccini, assessore con delega a cultura, pubblica amministrazione e politiche giovanili.
E dopo i nomi, ecco le linee programmatiche, a cui Cecchi ha dedicato un lungo discorso toccando tutte le esigenze e i bisogni amministrativi della comunità: dalla realizzazione di una isola ecologica per le frazioni, ad un maggior monitoraggio del servizio idrico Acea; dal controllo delle aree verdi e dei parchi pubblici alla implementazione del decoro urbano; dal rilancio di commercio e attività produttive alla costituzione di nuove infrastrutture, palestre e manutenzione degli istituzioni scolastici. E ancora, spazio alla cultura e al turismo, perché Marino “è una delle città più belle della provincia di Roma e di Italia”. Con una garanzia finale: attenzione forte per il centro storico e per le frazioni. Vedremo.
A chiusura i vari interventi dei consiglieri comunali, soprattutto di opposizione. Insomma, il primo consiglio comunale è andato e adesso si comincia a fare sul serio. Lunedì subito la prima giunta per farsi una idea sulle priorità da concretizzare. Per il resto, sarà curioso comprendere come si delineeranno gli equilibri politici, civici e partitici, sia nel centrodestra che nel centrosinistra. In tal senso, gli spunti arrivati dal consiglio si sono rivelati piuttosto gustosi e interessanti.
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