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San Cesareo – Bitumificio Paolacci, novità dal Consiglio Comunale: “Entro il 12 novembre il piano di risanamento acustico”

Generico novembre 2021

Sono trascorsi circa tre mesi dall’ordinanza sindacale n.11 del 29 luglio con cui il Comune di San Cesareo imponeva lo stop ai rumori del bitumificio della Paolacci s.r.l., dando seguito al rapporto di ARPA Lazio del 22 luglio che dichiarava dei valori non conformi registrati durante gli ultimi rilievi fonometrici. Nell’ordinanza si intimava “di disporre il divieto di utilizzo o accensione dei diversi macchinari necessari alla filiera produttiva concernente la produzione del Misto Cementato nonché l’uso di mezzi deputati alla movimentazione dei materiali”, dunque lo stop alla filiera cementizia fintanto che non fosse stato presentato un nuovo piano di risanamento acustico da parte dei proprietari dell’impianto.

Per tutta l’estate ed ancora oggi, però, l’ordinanza ha suscitato solo ulteriori proteste da parte dei residenti di Campo Gillaro che hanno continuato a denunciare il persistere dei rumori molesti, chiedendo a gran voce l’intervento dell’amministrazione comunale e facendo intervenire a più riprese le forze dell’ordine. Nonostante il clamore, la questione non era più stata affrontata in Consiglio Comunale fino a giovedì scorso, il 4 novembre, quando la Sindaca Alessandra Sabelli ha dovuto rispondere all’interrogazione del Consigliere Massimo Mattogno in merito al termine, mai specificato nell’ordinanza di fine luglio, entro il quale i proprietari dell’impianto dovranno presentare il piano di risanamento acustico.

La prima cittadina ha trovato così l’occasione per rispondere pubblicamente sia ai cittadini che al consigliere d’opposizione, grazie ad un tempismo che in questo caso si è dimostrato provvidenziale. Sul persistere dei rumori assordanti che i residenti di Campo Gillaro quotidianamente segnalano attraverso i social, la Sindaca si è espressa asserendo che “l’ordinanza è stata rispettata in quanto tutte le autorità competenti e i vigili, chiamati dai cittadini, al momento del sopralluogo hanno constatato il rispetto dell’ordinanza. Ordinanza che è stata fatta in base al rapporto di ARPA, che ha inibito solo un’attività rispetto alle tre filiere che l’impianto ha in essere”, mentre alla richiesta di Mattogno sul termine entro il quale sarà presentato il piano di risanamento acustico è giunta in aiuto alla Sindaca una comunicazione pervenuta poche ore prima nel suo ufficio: “poco fa, il responsabile mi ha comunicato una nota da parte dell’impianto della Paolacci s.r.l., che entro venerdì 12 novembre provvederà a presentare il piano di risanamento acustico. Nel momento in cui riceveremo il piano di risanamento acustico – ha chiarito Alessandra Sabelli – dovranno essere fatti i lavori da parte della proprietà stessa per apportare queste migliorie per ridurre l’impatto acustico, poi provvederò a contattare ARPA Lazio per delle nuove misurazioni”.

A questa risposta i consiglieri astanti non hanno avuto nulla da eccepire, chiudendo il punto all’ordine del giorno in dieci minuti circa. Tuttavia, in quella che per eccellenza viene considerata la casa dei cittadini, il Comune, nessun loro rappresentante ha posto la domanda fondamentale di tutta questa vicenda, ovvero non tanto se l’ordinanza che imponeva l’inibizione della filiera cementizia sia stata rispettata o meno, quanto se quest’ultima sia stata veramente dirimente nella risoluzione di una problematica da anni denunciata dai residenti. A giudicare dai post quotidiani pubblicati dagli abitanti di Campo Gillaro, dal presidio messo in atto questa estate e dai continui interventi giornalieri e notturni delle forze dell’ordine in quella piccola via di San Cesareo, i cittadini continuano a registrare la presenza di rumori assordanti, polveri e odori nauseabondi, chiedendo ai loro rappresentanti di farsi portavoce di questi malesseri per trovare una soluzione che sia definitiva.

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