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Ambiente, rifiuti e turismo ai Castelli Romani. Intervista a Fabrizio Profico

fabrizio profico

Fabrizio Profico, ex assessore all’Ambiente del Comune di Ariccia, è attuale coordinatore di Sinistra Italiana dei Castelli Romani. Con lui abbiamo parlato della situazione politica nel nostro comprensorio, di rifiuti, raccolta differenziata e turismo.

Dottor Profico, Lei è il coordinatore di Sinistra Italiana dei Castelli Romani. Come procede il suo lavoro alla guida del partito? “Ho accettato questo incarico dopo essere stato volontariamente in un periodo sabatico seguito alla lunga esperienza amministrativa. Periodo in cui ho riflettuto molto sul ruolo della sinistra in Italia ma, soprattutto, nel territorio dove vivo. La sinistra sta attraversando una crisi profonda, crisi che viene da molto lontano: mi riferisco alla svolta della Bolognina. Da allora la sinistra non è più riuscita a rappresentare tutti i valori che la distinguevano. Oggi assistiamo ad una sinistra che non riesce più a colloquiare con la parte più bisognosa del Paese e a dare istanze a tutti quei giovani che chiedono più garanzie per il loro futuro. Per questi motivi sono convinto che ci vuole un partito di sinistra ed ecologista. Ma prima del partito ci vorrebbe un popolo di sinistra da organizzare in un partito e una classe dirigente degna di questo nome che si metta al servizio di questa impresa. Ecco quale sarà la mia missione. Nel nostro territorio dei Castelli Romani non c’è più una sinistra organizzata, c’è tanta parcellizzazione di una sinistra che non riesce più a trovare la sua identità. Negli ultimi anni si è assistito alla nascita di “cartelli elettorali” (somme di individualità che a volte erano anche autoreferenziali) che inevitabilmente si scioglievano subito dopo. Questo atteggiamento ha contribuito sensibilmente a diffondere sfiducia e non credibilità nei progetti proposti. Questo territorio ha storicamente una grande vocazione a sinistra, ma oggi troviamo grandi sacche di Nazionalismo e sovranismo anche in piccole realtà come le nostre. Ecco perché ho il dovere di rilanciare anche sul nostro territorio la proposta di un’alleanza ecologista e solidale, invito che faccio a Pd, M5s, forze ecologiste e civiche come deliberato nel nostro ultimo Congresso Nazionale. Ad Ariccia il Pd ha iniziato il percorso verso il proprio congresso di riorganizzazione dopo le elezioni amministrative e il lungo commissariamento. Sono convinto che sarà un vero congresso che potrà rimettere in campo un progetto e una Dirigenza rinnovata e che non fallisca come “congresso delle tessere”, come molte volte abbiamo assistito. Nel mese di dicembre Sinistra Italiana avvierà la campagna di tesseramento dove chiederemo “partecipazione” per iniziare un nuovo corso. Ritengo che Sinistra Italiana può svolgere un ruolo importante, contribuendo a mantenere ferma la barra contro tentativi di portare questo territorio verso la deriva di destra, destra che si sta sempre di più caratterizzando come populista, di interessi ed estrema”.

I Castelli Romani sono un territorio a grande vocazione ambientale e turistica. Un tema che dovrebbe avere un respiro sovracomunale ma si continua a faticare per una sinergia istituzionale che rilanci davvero questo splendido territorio. Troppo campanilismo? Che ne pensa? “Io sono un forte sostenitore dell’Unione dei Comuni: un solo comune, una sola comunità non è in grado di programmare ed emergere nella costellazione del grande turismo. Coltivare il proprio giardino da pochi frutti! I Castelli Romani rappresentano la realtà turistica più importante a sud di Roma. Territorio ricco di storia millenaria, ricco di eccellenze culinarie e di meravigliosi paesaggi urbani (si pensi alle piazze realizzate dai grandi architetti della storia) e paesaggi naturali. Un territorio che ha un altro grande pregio: essere omogeneo nella cultura e nei segni della storia. Per valorizzare il nostro patrimonio però non bastano le sinergie tra le varie amministrazioni ma bisogna coinvolgere il mondo dell’associazionismo, del volontariato: forza motrice vera del nostro territorio. Mettere a rete tutte le realtà che operano sul territorio attirando gli interessi di chi opera in maniera globale nel settore, cioè i tour operator: questo a mio avviso è la strada per portare ovunque i Castelli Romani”.

A proposito di ambiente, questo periodo tiene banco la questione discarica di Albano dove Roma sta portando i rifiuti. Che idea si è fatto? “Come Sinistra Italiana – Circolo Castelli abbiamo fatto molti comunicati per esprimere la nostra vicinanza a tutti i cittadini e movimenti che stanno protestando, ormai da mesi, davanti al VII invaso di Roncigliano. Nell’ultimo comunicato abbiamo avuto modo di ribadire che le istanze dei cittadini, dei movimenti, delle associazioni ambientaliste e anche delle istituzioni locali sono chiarissime del perché la riapertura della discarica di Roncigliano può diventare un punto di non ritorno di un disastro ambientale iniziato negli anni ottanta. Ma siamo anche convinti che chiudere la discarica di Roncigliano comunque non risolve il problema, ma lo sposta semplicemente aggravando altri territori e non chiude una emergenza ormai diventata cronica sul ciclo dei rifiuti. Dobbiamo essere chiari: la politica delle “discariche” è sinonimo di una politica di emergenza senza soluzione di continuità! Il Piano regionale di gestione dei rifiuti (PRGR) del Lazio, approvato nel 2020, che aggiorna il precedente approvato nel 2012, ha come punto cardine del provvedimento il passaggio da un’economia di tipo lineare, in cui il rifiuto viene smaltito in discarica o nei termovalorizzatori, ad un’economia di tipo circolare, in cui la quantità dei rifiuti da smaltire diminuisce sempre più, mentre il resto viene recuperato per essere riutilizzato. Ad un anno dalla sua approvazione ancora non si sono visti i suoi effetti perché al di là delle “belle intenzioni” poi bisogna impegnarsi nella sua attuazione! Virginia Raggi, artefice dell’ordinanza del 15 luglio 2021, rese esecutive con l’Ordinanza n. 71 del 16 luglio 2021 dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, non è più sindaca di Roma (e di conseguenza Presidente della Città Metropolitana), ma al suo posto è stato eletto Gualtieri che ci auspichiamo dovrà cambiare politica. Il 20 novembre ci sarà un presidio in Piazza del Campidoglio dove i movimenti e i cittadini del territorio chiederanno al nuovo sindaco di Roma e come Presidente dell’Area Metropolitana di Roma di revocare o sospendere la vergognosa ordinanza Raggi. La lista “Sinistra Civica Ecologista”, dove Sinistra Italiana è stata tra le protagoniste contribuendo alla elezione di due consiglieri comunali e ad un assessore capitolino, ha nel suo programma elettorale scritto chiaramente che: “…siamo contrari alla riapertura della discarica a Ronciliano e sosteniamo la mobilitazione della cittadinanza…”. Mi aspetto da loro un intervento nel rispetto del programma condiviso”.

Raccolta differenziata e porta a porta. Ci dà un resoconto delle eccellenze ai castelli e dove invece si è ancora troppo indietro? “Quando sono stato assessore all’Ambiente di Ariccia sono stato tra i primi nel nostro territorio ad attivare politiche virtuose sul problema rifiuti, ricordo in particolare di aver introdotto la Tariffa Puntuale nel bando di gara che poi ha avuto il suo corso. Oggi le politiche sui rifiuti si stanno evolvendo a grande velocità, politiche di dieci anni fa sono ormai vetuste. Un approccio sempre più virtuoso è quello della riduzione del rifiuto, ma questo comporta politiche nazionali e non locali. Spero nei fondi del PNRR per una vera riconversione ambientale e per una nuova politica sui rifiuti, ma rimango pessimista a riguardo conoscendo a chi sarà affidata tale regia: ad un Ministro per cui la transizione ecologica passa per il ritorno al nucleare e la permanenza degli idrocarburi.  A queste politiche bisogna affiancare anche una rieducazione al “usa e riusa”, all’eco scomponibile, al “vuoto a rendere” e alla riparazione “conveniente”. Attuando queste buone pratiche e implementando gli impianti di prossimità per chiudere il ciclo nei propri territori, così da abbassare l’impatto ambientale, si può pensare al raggiungimento del rifiuto “Zero”! Possiamo però dire che il nostro territorio sta entrando in quel ciclo virtuoso che premia le buone pratiche. Luoghi come l’asse dell’Appia ormai sono abbondantemente sopra il 70% di RD, ma bisogna ancora lavorare molto sul litorale che risente molto della variazione di popolazione tra inverno ed estate”.

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