Politica

Punto Nascita Ospedale Velletri, in Regione bocciato l’Odg di Righini (FdI) per la sua riapertura

In Regione Lazio la maggioranza ha bocciato l'ordine del giorno di Giancarlo Righini (FdI) per la riapertura del Punto Nascita di Velletri

Righini Ospedale Velletri

E’ uno spiraglio che si assottiglia ancora di più quello che ancora tiene accese le sempre più flebili speranze che il Punto Nascita di Velletri, per decenni patrimonio assoluto dell’Ospedale veliterno, possa riaprire i battenti dopo la chiusura del marzo 2020

Nel pomeriggio la maggioranza del Consiglio regionale del Lazio ha infatti bocciato l’Ordine del Giorno presentato da Giancarlo Righini al Collegato della legge di stabilità regionale 2021, centrando ancor di più la pietra tombale che sigilla l’intero terzo piano del nosocomio di via Orti Ginnetti, che ha visto chiudere uno dopo l’altro i reparti di Pediatria, Ginecologia ed Ostetricia. 

Ancora una volta l’esponente di Fratelli d’Italia ha provato a ribadire nelle sedi preposte l’esigenza di riaprire il Punto Nascita, in difesa del quale il suo partito ha di recente depositato un Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, avverso la determinazione dirigenziale della Direzione Regionale Salute della Regione Lazio.

L’ordine del giorno presentato oggi da Righini impegnava il Presidente della Giunta Regionale a porre in essere qualsiasi azione necessaria per la riapertura del Punto Nascita dell’Ospedale Paolo Colombo, “al fine di garantire un servizio necessario per i cittadini e per tutto il territorio limitrofo”. Una richiesta che ha trovato però insensibile la maggioranza a guida Pd – M5S, che l’ha respinta fermamente, confermando una volta di più la scelta di voler smantellare l’Ospedale veliterno, che dopo anni di promesse ancora attende invano la concretizzazione dell’ormai fantomatica Camera Calda

“Ancora una volta – ha evidenziato con amarezza il consigliere Righini – gli ordini del giorno riguardanti il Punto Nascita dell’Ospedale di Velletri vengono bocciati dalla maggioranza di Nicola Zingaretti, a dimostrazione del totale menefreghismo e disinteresse per i problemi posti a riguardo dell’ospedale veliterno. Questa volta almeno registro con piacere che la collega di Italia Viva, Marietta Tidei, abbia votato a favore e gliene do atto pubblicamente, ringraziando al contempo gli amici del centrodestra che hanno sostenuto lealmente questo ordine del giorno. Il prossimo passo – ha aggiunto Giancarlo Righini, raggiunto a caldo da “Castelli Notizie” – sarà l’Audizione della Commissione Sanità, che ho personalmente richiesto nelle scorse settimane”.

Si tratterà della terza audizione richiesta dall’esponente di Fratelli d’Italia, in poco più di 2 anni, a difesa e salvaguardia dei servizi ospedalieri del “Colombo”. Ancora una volta Righini, che più di tutti si è battuto sul tema, tornerà a ribadire con fermezza l’esigenza di salvaguardare il diritto alla salute di decine di migliaia di persone, partendo proprio dalle mamme e dai nascituri. 

“Un Dea di Primo livello, qual è l’Ospedale di Velletri – ha per questo evidenziato Righini -, non può rimanere senza un Punto Nascita, ed essere declassato a causa delle numerose, irragionevoli ed ingiustificate chiusure dei suoi reparti”.

“Anche oggi abbiamo avuto purtroppo conferma che in fatto di promesse faraoniche la maggioranza che governa la Regione Lazio sia imbattibile, ma quando si tratta di dimostrare nella realtà dei fatti un’attenzione concreta per il territorio tutto evapora e le promesse restano tali. Ovviamente non ci arrendiamo e continueremo a dare battaglia in tutte le sedi, per ostacolare il loro piano, sempre più teso a concretizzare la lenta ma inesorabile chiusura dell’Ospedale di Velletri”.

Con tutta probabilità l’audizione si terrà la prossima settimana, ed anche se non sarà possibile ospitarla nel nosocomio di via Orti Ginnetti, così come richiesto, si terrà nell’aula del Consiglio regionale.

Resta da capire se i sindaci di Velletri e Lariano, Orlando Pocci e Maurizio Caliciotti, vorranno finalmente prendere posizione sull’argomento, uscendo dal silenzio in cui si sono trincerati: “Hanno il dovere, ora più che mai, di metterci la faccia, visto che quanto accaduto è figlio del loro voto favorevole all’atto di programmazione della Asl RM6″, ha aggiunto e concluso il consigliere regionale Giancarlo Righini, auspicando un loro intervento in difesa della causa, che li tolga così dalla posizione di totale subordinazione agli interessi del loro partito, in cui si sono confinati, in barba alle continue richieste di decine di migliaia di persone…

 

 

 

 

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