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Albano – Rifiuti di ogni genere al Miralago, sovrastano la necropoli e l’accampamento degli Antichi Romani

Gomme Miralago Albano

Se l’imperatore Settimio Severo vedesse come è ridotta oggi l’area che ospitò il suo accampamento, probabilmente si rivolterebbe nella tomba. Nella zona del Miralago, ad Albano, sorge infatti una oasi verde che nell’antichità accolse l’esercito dei soldati romani. Oggi quell’area è diventata una discarica a cielo aperto, tra sacchi neri di spazzatura, elettrodomestici rotti, plastica, pneumatici e rifiuti di ogni genere.

Una situazione davvero vergognosa che non sembra trovare soluzione, nonostante i residenti, da anni, siano sul piede di guerra e chiedano un intervento di pulizia e di bonifica dell’area.

Tra tutti spicca l’azione di Giorgio Silvestri, presidente del Comitato di quartiere di Villa Ferrajoli e consigliere dell’Ecomuseo Lazio Virgiliano, che da tempo combatte in tutti i modi per vedere l’area tornare al suo antico splendore.

“Abbiamo scritto anche al Parco dei Castelli Romani – ci dice Silvestri —, ente di competenza su questa area boschiva, importantissima dal punto di vista storico e da tutelare sotto il profilo ambientale”.

“Nel 2017 – continua Silvestri  — un incendio su via Miralago riportò alla luce alcuni cippi funerari in peperino appartenenti al sepolcreto della II legione partica dell’imperatore Settimio Severo che aveva fatto costruire il suo accampamento dove poi sorse il nucleo storico di Albano e del quale sono ancora oggi visibili importanti reperti. All’epoca dell’incendio mi accorsi dei ceppi funerari  chiamati, Cupae e li fotografai facendo un post sul gruppo “Albano sparita”.

La scoperta mi diede l’opportunità di lanciare l’idea di istituire in quella zona un parco dedicato ai legionari. L’esistenza del sepolcreto è nota fin da tempi lontani solo che una buona parte è nel tempo stata inglobata all’interno di alcune ville private sorte sulla via, mentre invece tutta l’area doveva essere vincolata e valorizzata. La scoperta dei cippi funerari mi porto anche a constatare la presenza di una serie di discariche disseminate e sulle quali poi tu stessa scrivesti un articolo.

La presenza costante dei rifiuti su quella strada rappresenta un insulto a quella che per i romani rappresentava una necropoli e questo dovuto in parte al fatto che coloro che vi gettano i rifiuti non sanno del suo significato; in parole povere  – conclude Giorgio Silvestri – sono ignoranti e non conoscono la storia dei nostri luoghi; d’altra parte permane l’assenza delle istituzioni e delle amministrazioni che non prendono provvedimenti e non bonificano il luogo”.

Gomme Miralago Albano
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