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Frascati – Dissesto finanziario: attesa per domani 17 novembre la sentenza della Corte dei Conti sul ricorso

È atteso per domani 17 novembre il pronunciamento della sezione riunita della Corte dei Conti riguardo al ricorso presentato dalla Commissaria Prefettizia Raffaela Moscarella sul Piano di riequilibrio finanziario approvato nel 2019 dall’amministrazione Mastrosanti e bocciato dalla sezione regionale della Corte dei Conti lo scorso luglio. “Doveroso difendere le ragioni dell’Amministrazione e quindi dare incarico ad un legale per costituirsi in giudizio di fronte alle Sezioni riunite della Corte dei conti”, si leggeva nella determina che nei giorni precedenti al ballottaggio dello scorso 17 e 18 ottobre  incaricava l’avvocato Gennaro Terracciano, della AAA Law Firm, di difendere il Piano approvato nel 2019 per salvare l’Ente e rimettere a posto i conti.

In ballo c’è quindi l’omologazione di un Piano che la sezione regionale di controllo per il Lazio dell’ente finanziario metteva in discussione perché accertava “il ritardo nell’approvazione del PRFP da parte del Comune, il difetto di calcolo della massa passiva, l’illegittima modulazione temporale e soprattutto la copertura dello squilibrio mezzo del Fondo di rotazione”.

Quindi cosa è legittimo aspettarsi dal pronunciamento di domani?

“In ogni caso affronteremo aspetti positivi e negativi. Come amministrazione – ha detto la sindaca Francesca Sbardella – ci siamo trovati con una Commissaria che ha legittimamente scelto la strada del ricorso perché voleva lasciare la decisione effettiva all’amministrazione entrante. Non abbiamo scelto di ritirare questo ricorso anche perché ero io da sola e non disponevo degli strumenti idonei per approfondirne la fondatezza o meno. Nello specifico però non approvo questo Piano di riequilibro, ho anzi votato contro perché ritengo sia basato solo sulla chiusura della STS come confermano anche i rilievi avanzati dalla stessa Corte dei Conti, che appunto esprime diverse perplessità sulla fondatezza di un piano basato nell’immediato sulla sola chiusura della nostra azienda speciale e che sostanzialmente sposta il debito alle future generazioni: io lo ritengo difficilmente perseguibile. Se la sezione riunita della Corte dei Conti invece accerterà che la mancata omologa non è stata corretta allora cercheremo di intervenire nella rimodulazione del Piano, nella misura in cui questo sarà possibile. Qualora invece domani si dovesse confermare la decisone della Sezione regionale della Corte dei Conti capiremo i tempi che abbiamo per andare in consiglio per la dichiarazione di dissesto. Teoricamente dovrebbe essere il Prefetto che scrive all’Ente dicendo che la Corte ha rigettato il ricorso e intima al Comune di andare in Consiglio entro 20 giorni e votare il dissesto”.

Con tutte le conseguenze del caso..

“Conseguenze che però – ha proseguito la sindaca – stiamo già vivendo a causa del Piano di riequilibrio che ci ha messo di fronte all’aumento delle aliquote, di tutte le tariffe, con la copertura dei servizi a domanda individuale a totale carico dell’utente. Al cittadino probabilmente non cambierà molto, ma noi dovremo intervenire per ridurre il più possibile le spese e aumentare le entrate”.