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Frascati – Emanuele Dessì rappresenta in Senato il Partito Comunista: “Riprendiamo importanti battaglie sociali”

emanuele dessì

È ormai ufficiale: Emanuele Dessì rappresenterà in Senato il Partito Comunista, che torna così in Parlamento. A renderlo noto è stato proprio il senatore tuscolano ex M5S e già Gruppo Misto, attraverso un post apparso su facebook a cui ha allegato la lettera con la richiesta di autorizzazione al passaggio dell’ufficio politico del Partito, firmata da Marco Rizzo il 10 novembre scorso e indirizzata alla presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e dove ha scritto: “L’autorizzazione è arrivata.

Da oggi rappresento, nel Parlamento Italiano, il Partito Comunista. Dopo un lungo peregrinare, spesso piacevole, a volte tormentato, si torna a casa…”.
Soddisfatto il Segretario Generale, l’On. Marco Rizzo che ha detto: “Il Partito Comunista torna in Parlamento. Alle piazze e ai luoghi del conflitto sociale contro il governo Draghi, la voce dei comunisti torna anche nelle aule delle istituzioni”

Una motivazione arrivata dalla volontà del senatore frascatano di ricominciare a parlare con maggior concretezza di temi sociali importanti: battaglie sul lavoro, sulla casa, sulla scuola, la sanità pubblica, ibeni comuni e l’ambiente, come ci ha confermato lo stesso Dessì. “Era un progetto politico che avevo in animo da tempo – ha detto -, lo abbiamo costruito in questi mesi insieme a Marco Rizzo e all’ufficio politico del Partito Comunista, con cui  abbiamo immaginato di poter rilanciare delle lotte che almeno io personalmente non avevo mai messo nel cassetto.

Questi ultimi mesi di legislatura ci danno la possibilità di avere una doppio posizionamento: sia territoriale attraverso la struttura del partito, sia parlamentare, cosa molto importante perché ci fornisce la possibilità di intraprendere diverse azioni, soprattutto in questo momento in cui si lavora sulla manovra finanziaria e immediatamente dopo quando si affronterà l’elezione del Presidente della Repubblica. Saremo così in grado di esprimere i valori e le idee che ci caratterizzano. Potremo riportare in alto un’ideologia politica e un simbolo a cui gran parte del nostro Paese ancora fa riferimento e che una parte del sistema ha pensato bene di mettere da parte”.

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