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Lanuvio, più di 80 contagi da Covid. Il Sindaco Galieti spinge per la terza dose: “Ecco perché è importante farla”

Luigi Galieti Lanuvio

Continua anche a Lanuvio la “rapidissima risalita dei contagi” da Covid-19, per quelli che anche il Sindaco, il dottor Luigi Galieti, non ha esitato a definire gli effetti della “quarta ondata”.

“In poco più di una settimana abbiamo più che raddoppiato i casi”, ha evidenziato il Primo cittadino, che ha contabilizzato in 83 il numero di cittadini attualmente positivi al SARS-CoV-2), con circa un terzo dei casi riferiti a minori di 13 anni non ancora vaccinati, un altro terzo ai non vaccinati e, ha evidenziato il Sindaco, “il resto ai vaccinati con una lieve sintomatologia, in alcuni moderata. Dei 3 ricoverati ultra-settantenni fortunatamente 2 sono stati dimessi”, ha aggiunto.

“Le indicazioni preventive sono sempre le stesse – ha ribadito Galieti, noto medico di base lanuvino -: Non abbassiamo la guardia.  Continuiamo con la vaccinazione, attualmente il mezzo più efficace e meno indolore per far fronte al virus: riduce la possibilità di contagiarsi, in caso di contagio riduce la gravità della sintomatologia e riduce la possibilità di finire in ospedale e, in caso sfortunato di ricovero ospedaliero riduce la possibilità di andare in rianimazione ed in tutti i casi ritarda, in una percentuale molto significativa, il ritorno definitivo al cospetto del Creatore (almeno per causa di questa malattia)…..e non è poco”.

LUIGI GALIETI: “PERCHE’ E’ IMPORTANTE FARE LA TERZA DOSE”

Il Primo cittadino si è poi spinto oltre, con un vero e proprio spot in favore della terza dose del Vaccino, nel tentativo di convincere i no-vax (attesi ancora dalla prima) e tutti gli scettici dell’utilità di un ulteriore richiamo.

“I risultati di una ricerca presentata al Comitato della Food and Drug Administration mostrano un’efficacia della terza dose pari al 95,6% nei confronti di tutte le varianti, comprese le famigerate Beta e Delta. Per raggiungere la massima efficacia della terza dose si è visto che sono bastati solo 7 giorni. Più di un quinto dei partecipanti allo studio aveva più di 65 anni, categoria più a rischio. Anche la sicurezza del vaccino in termini di effetti collaterali è rimasta simile ai dati precedenti. Si raggiunge una protezione superiore a quella iniziale. La capacità dei vaccini di contrastare decessi e ricoveri – ha aggiunto Galieti – è superiore al 90 per cento (e vicina al 100%) questo anche con le due dosi di vaccino, ma la protezione verso le infezioni cala dopo sei mesi, soprattutto nelle categorie maggiormente esposte. Probabilmente dopo la terza dose la protezione arriva ad essere quasi totale. In uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) si è visto che a sette mesi dalla seconda dose nella popolazione generale, l’efficacia del vaccino diminuisce all’89% e, cala ulteriormente in presenza della Delta e scende ancora nelle persone con comorbidità sino al 52% dopo sette mesi. Anche l’efficacia contro l’infezione nelle persone sopra gli 80 anni e nei residenti delle Rsa diminuisce dopo sette mesi (anche se non sotto l’80%)”, ha aggiunto e concluso il Primo cittadino lanuvino.

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