Un’esperienza personale che era doveroso trasformare in un’iniziativa di sensibilizzazione rivolta a tutti. La vita di Chiara, cittadina di Monte Porzio, è cambiata e ormai da anni la malattia ha trasformato le sue giornate, costringendola a vivere una quotidianità spesso difficile.
Chiara però non si è arresa e non ha permesso all’endometriosi, patologia che oggi affligge in Italia oltre 3 milioni di donne, di avere la meglio sulla sua forza di volontà che ha trasformato in azione di sostegno all’associazione “La voce di una è la voce di tutti”. Abbiamo già raccontato la sua storia, fatta di visite, operazioni e una diagnosi tardiva che rappresenta spesso il filo conduttore delle storie di tante donne che oggi però, fortunatamente, possono contare su una rete informativa sempre più sviluppata e radicata nei territori.
Un contributo, quello fornito da Chiara oggi presente in piazza con le sue bellissime figlie, il marito Stefano “prezioso e imprescindibile sostegno di ogni giornata”, che oggi si è concretizzato nell’inaugurazione di due panchine gialle posizionate in piazza Borghese proprio a ricordare che l’endometriosi esiste e deve essere conosciuta e riconosciuta. “Il primo passo per la nostra città – ha detto il sindaco Massimo Pulcini – è stato quello di illuminare la fontana di giallo e ora questa panchina, gesto simbolico utile a prendere coscienza di questa importante battaglia portata avanti con coraggio e determinazione da tante giovani donne italiane. Il nostro Comune non poteva non rispondere “ci siamo” e così abbiamo accolto la richiesta di questa doppia panchina gialla, colore che caratterizza questa lotta alla cui sensibilizzazione tante altre città italiane stanno aderendo”.
Tanta commozione nelle parole di Chiara e in quelle delle ragazze dell’associazione, oggi presenti all’evento: “Sono orgogliosa – ha detto commossa Chiara Stefanetti – e ringrazio tutta l’amministrazione per aver risposto a questo appello che per me e le mie compagne rappresenta un passo importante per far conoscere questa subdola malattia ad un numero sempre maggiore di persone. Una malattia purtroppo ancora poco conosciuta e soprattutto troppo poco considerata”.
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