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Albano, il Consiglio comunale ha approvato la mozione per lo scioglimento di Forza Nuova

comune albano

Nella scorsa seduta del 18 novembre il Consiglio comunale di Albano ha discusso in merito alla mozione sullo scioglimento di Forza Nuova, presentata dalla maggioranza.

A presentare la mozione è stato il consigliere Pd Alessio Colini, il quale ha fatto riferimento agli episodi di violenza e danneggiamento della sede della Cgil a Roma nel corso della manifestazione no green pass del 9 ottobre scorso.

“Atti di violenza con carica eversiva di stampo neofascista” che hanno fornito le motivazioni per arginare l’attività di tale formazione, richiamandosi ai 3 precedenti casi in Italia di scioglimento e confisca dei beni ai danni dei movimenti politici in base alla legge Scelba: Ordine Nuovo, Avanguardia Nazionale e quello più recente, nel 2000, di Fronte Nazionale.

Dopo la sentenza della Corte di Cassazione dell’8 gennaio che ha accertato la matrice fascista di Forza Nuova e l’intensificarsi delle sue attività – anche sui social network -, infiltratisi tra il malcontento della popolazione riguardo alle politiche anti covid messe in atto dal Governo, la maggioranza ha inteso presentare una mozione per impegnare la giunta a procedere per quanto di propria competenza allo scioglimento di Forza Nuova, negando qualsiasi richiesta di svolgimento di manifestazioni a formazioni di chiaro stampo neofascista o ad essi collegati, e a segnalare al Prefetto tali presenze sul territorio di Albano.

Per contro la minoranza ha presentato un ordine del giorno volto invece ad esprimere contrarietà a tutti i totalitarismi,  condanna di ogni forza di razzismo, di odio e di violenza, da attuarsi attraverso una visione della storia non faziosa, e sulla scia dell’importante memoria dei crimini contro l’umanità. L’ordine del giorno impegnava l’Amministrazione a celebrare la giornata  del 23 agosto in memoria delle vittime dei regimi totalitari in Europea e a sensibilizzare i giovani.

“Un’operazione di Marketing politico e anacronistico – ha detto in merito il consigliere della Lega Giovambattista Cascella, che ha abbandonato l’aula -. Dovremmo dibattere di ben altri argomenti”.

“Credo che Albano su quanto accaduto non possa tentennare e dobbiamo ribadire che siamo una città antifascista”, ha ribadito Roberto Peduzzi (PD).

Polemica è giunta anche da parte della consigliera Federica Nobilio (FdI), per la mancanza di convergenza su un ordine del giorno maggiormente condiviso tra tutte le forze politiche in consiglio comunale.

Dopo una breve sospensione, il sindaco Massimiliano Borelli è tornato in aula ribadendo la volontà di impegnare la Giunta ad attivarsi presso il governo per procedere allo scioglimento di Forza Nuova. A seguito di alcune modifiche frutto del dibattito in aula, la mozione è stata poi approvata dai presenti in aula, con la promessa della discussione più approfondita sull’ordine del giorno presentato dalla minoranza, in un successivo Consiglio comunale.

Decisivo il ruolo di mediazione portato avanti da Roberto Cuccioletta (FdI), il cui intervento è stato apprezzato da tutti ed ha consentito di portare all’approvazione della mozione.

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