Cronaca

Genzano – Parapiglia nella notte, il racconto del barista: “Occorre maggiore sicurezza e una videosorveglianza che funzioni”

Emergono ulteriori particolari sul parapiglia che nella notte ha scosso la tranquillità del centro storico di Genzano. A raccontarli è Filippo Maria Mammoli, uno dei titolari del Gran Caffè Nazionale, in prossimità del quale un giovane genzanese, poi fermato dalla Polizia, ha provocato la tensione sfociata in una zuffa e culminata in danneggiamenti in cui ha finito per farne le spese anche la sua autovettura. Proprio dal barista è arrivato un vero e proprio appello ad un’intensificazione nei controlli, visto che l’episodio, a suo dire, non sarebbe affatto isolato.

“Mentre stavo servendo la gente al banco del bar (Gran Caffe’ Nazionale) abbiamo sentito delle urla provenire da fuori: ci siamo affacciati alla svelta e abbiamo notato che il solito ragazzo (che da qualche mese a questa parte combina marachelle, se così vogliamo chiamarle, in giro per tutto il paese) aveva appena buttato giù per le scale che conducono in via Don Nazario Galieti, il distributore delle palline contenenti giochini per bambini, per poi dirigersi nella piazzetta sottostante, sbraitando e urlando, verso un gruppetto di ragazzi che stavano passando la loro serata in maniera tranquilla”. Da lì alla zuffa il passo è stato breve, fino all’arrivo degli agenti di Polizia del vicino Commissariato, col rinforzo di quelli di Albano. Tra gli effetti collaterali di quello che Mammoli non ha esitato a chiamare un “incontro di boxe”, il fatto che la sua autovettura sia stata pesantemente danneggiata.

“Dopo quanto accaduto – ha aggiunto nello scoramento di una notte terminata come nessuno si augurava – mi auguro che il nostro Comune prenda consapevolezza di questi atti e avvi un piano di tutela per i cittadini e di sorveglianza telecamere di sorveglianza funzionanti per il paese (perché non esiste che che succedano queste cose in paese civile e soprattutto nella piazza principale di Genzano, frequentata da famiglie con bambini). Siamo stanchi di non essere tutelati”, ha concluso il giovane socio del Gran Caffè Nazionale, che si è appellato anche al resto degli esercenti genzanesi, affinché facciano sentire la propria voce, nella speranza che il giovane protagonista di questi atti di violenza sia preso in cura da chi possa aiutarlo ad una convivenza più armonica e civile.

 

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