Scuola

Velletri – Lutto alla scuola ‘Marcelli’: a soli 60 anni si è spenta la maestra Sonia Sciotti. Il commosso ricordo della collega Melina Allegro

Maestra Sonia Sciotti

Un fulmine a ciel sereno ha scosso la tranquillità della Scuola Primaria “Marcelli” di Velletri, che nella mattinata di giovedì 25 novembre si è trovata a dover vivere il dolore della scomparsa di una delle insegnanti più amate della scuola appartenente all’Istituto Velletri Centro. Per un malore che non le ha dato scampo si è infatti spenta la maestra Sonia Sciotti, che aveva compiuto appena 60 anni lo scorso maggio.

La ricordiamo con le parole toccanti della sua collega Melina Allegro, che a nome di tutte le insegnanti e della dirigenza ha espresso la sua partecipazione al cordoglio della famiglia dell’amata maestra Sonia, evidenziando con diversi aneddoti il sentimento di profonda stima ed amicizia che le legava.

Sconforto e dolore anche tra i piccoli alunni della donna, che si sono trovati a vivere l’inatteso dolore della dipartita della loro insegnante. I funerali verranno celebrati alle 10.30 di sabato 27 novembre, presso la vicina Basilica di San Clemente.

Ai familiari, al personale della scuola e alle famiglie degli alunni coinvolti giungano le condoglianze della redazione di “Castelli Notizie”.

LA MAESTRA SONIA

“Sono talmente tante le cose che potrei dire o raccontare della mia amica e collega Sonia Sciotti, che non basterebbe una vita; soprattutto la sua, stroncata così presto da una morte improvvisa e silenziosa. Sì silenziosa; se n’è andata in modo silenzioso e discreto, senza disturbare nessuno. Ieri mattina, uscendo di casa, in un’atmosfera irreale, guardavo il cielo diventare sempre più scuro, presagio di quello che di lì a poco sarebbe accaduto.

Ma chi era la Maestra Sonia? Era una straordinaria insegnante. Aveva dedicato tutta la sua vita a formare bambini, a prepararli alla vita, al futuro. Generazioni di studenti, dalle mamme ai figli, fratelli, sorelle, tutti volevano andare in classe con la Maestra Sonia. Cosa la rendeva così speciale? Indubbiamente la sua passione ed il suo amore per la propria professione, ma soprattutto ciò che esprimeva la sua persona: dolcezza e delicatezza e quella forma di educazione che si trasformava in serietà. Era seria, non noiosa o rigida.

Voleva il bene, quel bene che passa attraverso la necessità delle regole, del metodo, della costanza nel perseguire ciò che è davvero importante. Perseguiva il bene, dunque, con serietà sì, ma il linguaggio che rivolgeva ai piccoli era quello della dolcezza, del mondo fatato e incantato nel quale i bambini trovano risposte, lei stessa era una fatina affettuosa e sensibile. Curata e alla moda, con il suo stile leggero, arrivava ogni mattina in perfetto orario, anzi in anticipo, alla Marcelli, dove insegnava da tanti anni. Non sempre erano stati facili per lei, così fragile e inerme di fronte al male che la vita ci presenta. La sua luce, la sua forza, il suo attaccamento al suo caro Francesco, l’amore della sua vita, padre dei suoi due splendidi figli, Alessandro e Luca, brillava sempre e vinceva su tutto.

Piccola e delicata, dai lunghi capelli corvini, lisci, con la frangia che le incorniciava i suoi grandi occhioni, ti guardava, leggeva nel tuo cuore, leggeva e con discrezione sapeva dare consigli, parole di conforto e disponibilità. Era sempre preoccupata che tutto fosse al meglio, voleva dare sempre un contributo migliorativo. Cantava, con il Coro Ruggero Giovannelli; il canto esprimeva la sua vicinanza a Dio, con la sua immensa interiorità; nel canto riusciva a trovare la pace con il suo mondo interiore e la durezza della vita.

Era stata colpita, travolta da questa durezza a nove anni. Lei, piccola, bambina, graziosa e gentile, aveva perso prematuramente la mamma e non l’aveva mai dimenticata. Amava la sua mamma e le somigliava nei modi e nell’aspetto. Avrebbe voluto averla al suo fianco nei momenti importanti della sua vita: il suo diploma all’Istituto Magistrale “Dante Falcone” di Velletri; il suo primo incarico come insegnante a Pomezia a soli diciannove anni; il suo matrimonio con Francesco, amore di tutta la vita e fedele alleato in tutte le sue vicende, belle e brutte; la nascita del suo amato figlio Alessandro, piccolo genio, pianista e scrittore, con gli occhioni della mamma; la nascita successiva del figlio Luca, il suo sensibile bimbo grande, con il cuore gentile e generoso come il suo.

Al suo fianco ebbe sempre il suo papà, un uomo buono e severo, come lo erano gli uomini di un tempo. Era difficile non essere al suo fianco. Io lo sono stata sempre, fin da quando insegnava alla scuola elementare di Fontana delle Rose, dove mio padre, il Direttore Calogero Allegro, era il Direttore. Mio padre la stimava e la prese a modello per me; infatti, andai ad insegnare con Sonia nei primi anni della mia carriera da insegnante. Ciò che mio padre, però, aveva visto e che non mi disse, non era solo l’opportunità di avere in lei un modello, ma quello di vedere in lei una persona che mi avrebbe voluto bene; bene che fu da subito ricambiato e che durò per tutta la vita.

Era profondamente credente, come lo è chi dubita e chi si interroga ed in questo trovava conforto e confronto con il caro ed amato amico Don Marco Nemesi, deceduto prematuramente anche lui pochi anni fa, con il quale intratteneva significativi colloqui e preghiere, e con il quale rinnovava la sua fede. Tutto ciò che le apparteneva, lo trasferiva nella scuola, nei suoi insegnamenti. Con Don Marco andammo a far conoscere la magnificenza della Cappella Sistina ai nostri alunni, che ne colsero l’immensa bellezza.

Generosa, creativa, viva, inventava e cercava di continuo nuovi lavori e proposte di ogni genere per i suoi alunni, di cui andava fiera e che proteggeva come una mamma. La sua vita per la scuola, la sua vita nella scuola. La sua passione per il canto, per la musica, per la poesia, per la lingua inglese, con il suo stile “very british”, la rendeva unica e particolare. Aveva istituito, qualche anno, fa il Coro dei bambini alla Marcelli, realizzando concerti indimenticabili. Con tutte le colleghe aveva condiviso qualcosa, sia professionalmente, che sul piano umano. Tutte, ma proprio tutte; tutti, ma proprio tutti, colleghi, colleghe, il personale amministrativo, i collaboratori, le collaboratrici, il Dirigente Scolastico, la prof.ssa Antonella Isopi, piangiamo una perdita così immensa. La consolazione, quella data ai piccoli alunni della prima, è che ora è un angelo, quello più vicino a Dio.

Loro la vedranno nelle notti stellate, la stella più luminosa sarà la luce di Sonia, che riposa in pace e veglia su tutti i bambini. Ciao Sonia….”.

MELINA ALLEGRO

 

DI SEGUITO ALCUNI DEI DISEGNI DEI SUOI ALUNNI IN RICORDO DELLA MAESTRA SONIA

Disegnini maestra Sonia Sciotti
Disegnini maestra Sonia Sciotti
Disegnini maestra Sonia Sciotti
Disegnini maestra Sonia Sciotti
Maestra Sonia Sciotti

 

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