Le piogge copiose di questi giorni hanno finito per “esaltare” ancora di più la situazione emergenziale di diverse strade del territorio. Non fa eccezione Genzano, dove non mancano le buche disseminate sulle arterie stradali, anche in strade urbane, come la tangenziale o la malridotta via Fratelli Colabana.
La cosa non è sfuggita all’occhio critico del movimento civico Città Futura, che continua la sua opposizione, anche a colpi di post Facebook.
“Dopo il maltempo e le abbondanti piogge degli ultimi giorni – si legge sulla Pagina Fb del gruppo – le strade di Genzano sono zeppe di buche. Gli automobilisti sono costretti a slalom per evitare vere e proprie voragini sull’asfalto. Si può parlare di vero dissesto stradale che rende le strade pericolose per l’incolumità degli automobilisti con squarci di gomme e malformazione dei cerchioni”.
“La pioggia e la mancata manutenzione delle strade – continuano i civici di Città Futura – ha reso inesistenti anche le strisce pedonali in quasi tutta la città con pericolo per l’incolumità dei pedoni. Il Comune deve, in questo momento, attuare misure di emergenza per evitare i pericoli e predisporre un piano di manutenzione ordinaria e straordinaria ricorrente e duraturo negli anni oltre al completo rifacimento del manto stradale di tante vie abbandonate da anni”.
Piccata la replica del consigliere di maggioranza del Partito Democratico, Antonino Fabbri: “C’era una volta un’Amministrazione guidata da Città Futura, se la memoria non mi inganna amministrò dal 2011 al 2016. Sicuramente la memoria non mi inganna nel ricordare che le buche venivano semplicemente transennate per settimane, o meglio segnalate da cartelli con limite di velocità a 10. E ancor meno mi inganna la memoria quando mi dice che c’erano Comitati Civici costretti a tapparsi da soli le buche. Ora non voglio dire che questa Amministrazione abbia trovato un modo migliore di gestire il problema, semplicemente voglio dire che il problema è lo stesso di dieci anni fa. Ma almeno ora c’e’ una squadra che gira anche di sabato e di domenica, e non è proprio carino andare a fare le foto il giorno dopo il nubifragio, è un atto di mancanza di rispetto verso chi sta lavorando sulle strade di domenica mentre c’e’ chi pubblica foto dal calduccio delle proprie case…”.
commenta