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Messi cala il Settebello: 7° Pallone d’Oro per il fuoriclasse argentino, che consola Lewandowsky

Lionel Messi

7 volte Messi. E’ il fenomenale argentino il vincitore del Pallone d’Oro 2021 che ha visto sul podio, al terzo posto, il regista azzurro Jorginho. Per la Pulce è la settima volta, ormai ha fatto quasi l’abitudine a ritirare questo premio che incorona il miglior calciatore del mondo e che quest’anno ha vinto battendo ‘in volata’ Robert Lewandowski.

Mastica amaro il polacco, che deve accontentarsi del riconoscimento di miglior attaccante: l’anno scorso il Pallone d’oro avrebbe dovuto essere suo, ma France Football ritenne di non doverlo assegnare a causa della pandemia, e per il bomber del Bayern, che ha battuto ogni record in fatto di reti (e ha continuato a farlo anche dopo), è stata una beffa.

Lo ha riconosciuto anche Messi, che oggi dal palco di Parigi ha tenuto a sottolineare di credere anche lui che “Robert debba avere questo premio. Spero che ‘France Football’ possa risarcirti e darti questo premio, perché nel 2020 saresti stato il giusto vincitore, ed è giusto che tu debba avere questo trofeo in casa”.

Insomma, è un vero e proprio invito agli organizzatori del premio a ripensarci a proposito dell’anno scorso e ad assegnare il premio ‘a posteriori’. Il sorriso amaro di Lewandowski quando oggi è stato letto il nome del vincitore è stato eloquente.
Quanto a Messi, ora tornerà d’attualità il dibattito se il Pallone d’Oro debba andare a chi nel scorso della stagione ha vinto di più o sia invece un premio alla classe e al talento puro, motivo per il quale, 2018 a parte, dal 2008 a oggi il premio se le sono diviso l’argentino ex Barça e Cristiano Ronaldo (oggi solo sesto e rimasto a Manchester). Fossero ancora validi i criteri di una volta, forse avrebbe dovuto vincere Jorginho, campione d’Europa con il club e con la nazionale, ma quest’anno Leo ha potuto giocarsi la carta della Coppa America, il primo trofeo che ha, finalmente, vinto con la sua nazionale.

Ha tenuto a sottolinearlo lui stesso: “Avevo sempre la sensazione che mi mancasse qualcosa da raggiungere, e quest’anno il sogno che tanto desideravo si è realizzato – le sue parole -: è arrivato quel trofeo che volevo da tempo. La Coppa America mi ha portato a vincere questo premio, e per questo voglio ringraziare i miei compagni, perché loro sono parte di questo riconoscimento. Questo Pallone d’Oro è anche il loro”.
E l’Italia? Oltre al terzo posto di Jorginho (e il 13/o e 14/o di Chiellini e Bonucci), può inorgoglirsi per il premio Yascin di miglior portiere a Gigio Donnarumma, che lo ha vinto a soli 22 anni e con la prospettiva di poter ancora migliorare. “E’ stata un’annata fantastica – ha commentato l’ex milanista – e la vittoria con l’Italia un’emozione indescrivibile. Questo premio è il frutto di un duro lavoro, ora spero di ripagare la fiducia del Psg dando tutto e vincendo tanti trofei”. E magari, un giorno, non solo quello dedicato al ‘Ragno Nero’ che difendeva la porta dell’Urss e che un Pallone d’oro lo vinse sul serio.

(fonte: ANSA)

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