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Genzano – In Comune via libera alla Rigenerazione Urbana e recupero edilizio: i particolari

La Selva Genzano

Faceva parte integrante delle Linee Programmatiche della Giunta Zoccolotti, presentate nell’abbrivio della nuova consiliatura, nell’autunno del 2020, ed è stata approvata con apposita delibera nel corso della seduta consiliare di lunedì 29 novembre.  Parliamo della Rigenerazione Urbana e del recupero edilizio, che ha avuto il via libera a maggioranza dei consiglieri presenti.

Le delibere hanno approvato le “Disposizioni per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio”, proposte dall’Assessore all’Urbanistica, ing. Giancarlo Castelli, al culmine di una lunga discussione, in cui le opposizioni non hanno mancato di far sentire la propria voce.

Nei prossimi giorni, con apposito incontro pubblico presso l’ex enoteca comunale (giovedì 8 dicembre, alle 18), se ne parlerà diffusamente.

Nello specifico la misura approvata si sostanzia nei seguenti punti:
 l’art. 3 (Ambiti territoriali di riqualificazione e recupero edilizio)
Interventi di ristrutturazione edilizia e urbanistica o interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici esistenti con il riconoscimento di una volumetria o di una superficie lorda aggiuntive rispetto a quelle preesistenti nella misura massima del 20%;

l’art. 4 (Disposizioni per il cambio di destinazione d’uso degli edifici)
che consente il cambio di destinazione d’uso connesso agli interventi di ristrutturazione edilizia degli edifici, anche con interventi di demolizione e ricostruzione, prima della adozione di questa legge non possibili;

l’art. 5 (Interventi per il miglioramento sismico e per l’efficientemente energetico degli edifici)
che consente l’incremento di cubatura o superficie fino al 20% di quella preesistente, per soluzioni edilizie che prevedano il miglioramento sismico ed il miglioramento energetico degli edifici, in questo caso sono esclusi gli interventi nei Centri e Nuclei Storici.

“Si tratta – hanno fatto sapere dalla maggioranza – di un’occasione per effettuare interventi in ambito edilizio senza ulteriore consumo di suolo, con la finalità di riqualificare l’edificato esistente, riutilizzare immobili dismessi che per le loro caratteristiche non sono più funzionali all’attuale assetto economico e sociale, recuperare le qualità ambientali e architettoniche anche per migliorare l’utilizzo e la vivibilità, che possono così evolversi verso un’edilizia più efficiente, nonché la riqualificazione delle zone periferiche. Un ulteriore strumento, che si aggiunge agli incentivi statali, messo a disposizione dei cittadini, delle imprese e dei lavoratori”.

A tal proposito l’Assessore  Giancarlo Castelli ha aggiunto: “Abbiamo ritenuto doveroso e fondamentale lavorare sin dal nostro insediamento per adottare le disposizioni della Legge Regionale 18 luglio 2017, n. 7, di cui condividiamo contenuti e finalità, con l’intento di coglierne le potenzialità implicite ed esplicite nello spirito originario del legislatore. La Legge Regionale ha un impianto lineare che mira a risolvere le tante situazioni irrisolte che si sono accumulate negli ultimi decenni; con questa delibera ci allineiamo ai tanti Comuni laziali che hanno adottato le disposizioni da tempo, semplifichiamo così le procedure per tanti concittadini e poniamo le basi per un miglioramento di fatto del tessuto edilizio complessivo”.

È previsto un incentivo in ampliamento di cubatura sino al 20%, che si aggiunge agli aumenti già noti finalizzati al restauro delle facciate, al risparmio energetico e all’adeguamento alla normativa antisismica. Interventi sono possibili su edifici legittimati anche in seguito a un condono edilizio. Si tratta di un’occasione per investire nel settore per riqualificare le qualità ambientali e architettoniche e anche per migliorare l’utilizzo e la vivibilità di parti del centro città e dei quartieri periferici.

“L’approvazione di questa delibera è un passo importante”, ha commentato il sindaco Carlo Zoccolotti. “La legge regionale sulla rigenerazione urbana – ha aggiunto – tende a valorizzare il nostro patrimonio edilizio, consente di migliorarlo: non possiamo limitarci a conservare l’esistente; dobbiamo, invece, riuscire a mantenere l’equilibrio tra la conservazione e la valorizzazione del nostro patrimonio edilizio e questa Legge rappresenta una grande opportunità per l’intera comunità”.

La procedura di approvazione della deliberazione deve snodarsi attraverso precise fasi e tempistiche: alla delibera di adozione da parte del Consiglio Comunale seguirà una pubblicazione della durata di 30 giorni, più ulteriori 30 per la presentazione di eventuali osservazioni ed opposizioni; decorsi i 60 giorni, la delibera adottata, con le relative osservazioni e opposizioni pervenute insieme alla proposta di controdeduzioni formulata dagli uffici comunali, verrà inviata presso alla Regione Lazio.

L’Area Rigenerazione urbana della Regione disporrà di 30 giorni per produrre le proprie osservazioni e di 90 giorni per l’approvazione; con il provvedimento di approvazione il Comune si pronuncerà valuterà e si pronuncerà rispetto alle osservazioni regionali e trasmetterà il successivo provvedimento di approvazione alla Regione entro 15 giorni.

Tra i più critici, dai banchi dell’opposizione, l’ex candidato sindaco del centrodestra, Piergiuseppe Rosatelli, che è tornato nuovamente sulla difesa dell’ex Cantina La Selva: “La maggioranza, con l’inutile astensione del consigliere Borri che ha poi votato il provvedimento finale, ha bocciato l’emendamento della minoranza e ha deciso l’inserimento dell’area della ex Cantina Sociale La Selva nell’Ambito 1 – Centro Urbano. Con questo inserimento sulla ex Cantina La Selva – ha aggiunto Rosatelli –  sarà possibile cambiare la destinazione d’uso in turistico ricettiva, direzionale, commerciale e residenziale quale categoria complementare;cdemolire e ricostruire con aumenti di cubatura fino a 20%; spostare gli aumenti di cubatura su tutto il Centro Urbano. Anche il residenziale prima escluso sarà così possibile”, ha concluso Piergiuseppe Rosatelli.

Anche Rosario Neglia (Lega) non le ha mandate certamente a dire a chi amministra, palesando le proprie perplessità: “Siamo assolutamente favorevoli alla rigenerazione urbana, che riteniamo potenzialmente un capolavoro, ma non così come approvata, perché la riteniamo congegnata a beneficio di pochi e non della collettività. Purtroppo sono stati bocciati i nostri 4 emendamenti che ridimensionavano in parte le delibere presentate e approvate perchè le riteniamo troppo spregiudicate e senza un vero controllo del Consiglio Comunale. Avremo auspicato, come minoranza, un coinvolgimento attivo, e non le polemiche e le offese che hanno sin da subito inasprito i rapporti – ha aggiunto Neglia, rivolgendosi all’ing. Castelli -. Non troviamo traccia sostanziale del vero urbano e di una vera riqualificazione del verde. Avremo auspicato anche un coinvolgimento delle associazioni di categoria. C’è il rischio di vedere mutata Genzano, visto che la misura consente la demolizione e ricostruzione di edifici; serviva certamente uno studio approfondito nella commissione, con un maggior coinvolgimento delle associazioni”, ha concluso Neglia, evidentemente critico con l’assessore preposto.

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