Territorio

Discarica Roncigliano, “Salute Ambiente Albano” dice no al progetto di maxi-biogas

Amadio Malizia

“Discarica di Albano, Colle Verde insiste (con forza) per ottenere il maxi-biogas. Noi insistiamo con forza nel ricordare lo stato di compromissione del sito e l’incidenza di malattie tumorali e letali per chi vive nel raggio di 5 km dalla discarica attuale. Ricordiamo i dati Eras Lazio da anni e chiediamo da mesi la sua prosecuzione. Insistiamo con forza anche sulla impossibilità anche amministrativa di procedere come suggerito”. A lanciare il monito su Facebook è l’associazione Salute Ambiente Albano, che da tempo si batte per la chiusura della discarica di Roncigliano.

Gli attivisti entrano nel merito e sottolineano: “Non sono bastati (almeno per il momento) i quattro pareri negativi di altrettanti Enti Pubblici (Comune di Albano, Città Metropolitana di Roma, Asl Roma 6 e Soprintendenza Archeologica) e le osservazioni di forte contrarietà presentate all’Ufficio Rifiuti Lazio da cittadini, associazioni e comitati territoriali. In una nota del 29 novembre inviata a Vito Consoli, capo dell’Ufficio Rifiuti Lazio, gli affittuari del Gruppo riconducibile al grande imprenditore del settore rifiuti di Roma e dintorni, Manlio Cerroni, hanno chiesto la chiusura immediata della fase preliminare dell’iter burocratico e di procedere spediti verso la trasformazione delle vecchie autorizzazioni classe 2009 del Tmb in un Parere Autorizzatorio Unico Regionale per la costruzione del maxi-biogas, attività burocratica che in gergo tecnico prendo il nome di ‘variante”.

Un contesto che non piace ad Amadio Malizia, presidente dell’associazione Salute Ambiente Albano, molto attiva sul tema rifiuti: “Siamo pronti alla guerra di trincea; questi signori, se ne fregano se 10 pozzi spia su 10 interni alla discarica sono inquinati”. Poi la domanda alle istituzioni competenti: “Perché gli enti pubblici non impongono una chiusura e bonifica immediata della discarica?”, dice ancora Malizia che, infine, chiede un intervento e rivolge un appello pubblico, tra gli altri, ai Comuni di Albano e Ardea, alla Asl Roma 6, all’Arpa Lazio.

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