Territorio

Discarica di Albano, le domande di “Salute-Ambiente” ai candidati consiglieri della Città Metropolitana

discarica Roncigliano

“Verrà prorogata l’ordinanza della Raggi che ha riaperto (ma per soli 6 mesi) la discarica di Albano e che scadrà il 2 febbraio?”. E ancora: “Cosa hanno intenzione di fare i candidati alla città metropolitana nei primi 45 giorni di mandato per agevolare la chiusura della discarica e bloccare il maxi-biogas?” A chiederselo è l’associazione “Salute Ambiente Albano” che, dopo aver sollecitato Palazzo Savelli e la Regione Lazio, adesso amplia il tiro istituzionale e punta dritto su Palazzo Valentini. Come sapete, il 19 dicembre prossimo si svolgeranno le elezioni che incoroneranno i 24 consiglieri del nuovo Consiglio della Città Metropolitana di Roma Capitale: si tratta di elezioni cosiddette di secondo livello.

Infatti, come prevede l’ormai famosa “Riforma Delrio”, gli elettori sono solo i sindaci e consiglieri dei 121 comuni della provincia di Roma in carica al momento del voto. E, tra le altre innumerevoli competenze, la Città Metropolitana si occupa anche di rifiuti. Per questo, “Salute Ambiente Albano” ha posto a cinque candidati consiglieri metropolitani dell’area di Roma-sud precise e mirate domande per comprendere come vogliono agire sul fronte della discarica di Roncigliano. In particolare, il gruppo ambientalista si rivolge a: Nicola Marini, presidente del Consiglio comunale di Albano Laziale; Massimo Ferrarini, consigliere comunale di Albano Laziale; Marta Bevilacqua, consigliera comunale di Genzano di Roma; Mario Savarese, sindaco di Ardea; e Carlo Colizza, consigliere comunale ed ex sindaco di Marino.

“È importante – sottolineano da “Salute Ambiente Albano” – conoscere le intenzioni del sindaco Roberto Gualtieri perché, nel caso procedesse con la proroga dell’ordinanza della Raggi, noi torneremmo dal Giudice Donatella Scala, presidente della seconda sezione quater del Tar Lazio, che a inizio novembre era sicura che una cosa del genere non sarebbe avvenuta: così scrisse nella sua ordinanza provvisoria”. E gli attivisti cittadini sono pronti a interpellare anche i presidenti di Tar Lazio, Consiglio di Stato e Csm. Nel frattempo, vedremo se e cosa risponderanno i cinque candidati consiglieri metropolitani, sollecitati dalla associazione territoriale di Albano Laziale.

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