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Frascati – Docce fredde per i bambini del rugby di Cocciano, l’STS non paga la bolletta e arrivano i sigilli

campo rugby cocciano frascati

No, non è Lercio o un pesce d’aprile anticipato. Ieri oltre 50 piccoli rugbisti dai 6 ai 12 anni, sono tornati a casa infangati e infreddoliti dopo i consueti allenamenti del giovedì. Solo i più avventurosi hanno avuto l’ardire di infilarsi sotto la doccia per avere l’amara conferma che l’acqua calda non sarebbe mai arrivata. Che l’impianto di rugby di Cocciano – come del resto molti altri impianti sportivi comunali – abbia bisogno di una ristrutturazione importante è cosa risaputa, ma almeno una doccia calda dopo due ore al freddo non si era mai negata a nessuno. Sebbene negli ultimi anni la caldaia abbia dato qualche problema, tutto si era poi risolto con interventi più o meno importanti, mentre ieri sera i responsabili della società rugbistica Frascati Rugby Club ci hanno messo un po’ prima di venire a capo della faccenda. Niente più gas. Un tubo staccato e sigilli al contatore per colpa di 240 euro di fatture non pagate dall’STS che è l’intestataria: 4 bollettini da 60 euro l’uno.

contatore gas frascati

“Hanno messo i sigilli al contatore – ha detto il presidente del Frascati Rugby Club, Ferdinando Capece Minutolo – e staccato un tubo del gas, da ieri siamo quindi senza acqua calda e questo è ovviamente un problema molto serio per noi e per le famiglie dei nostri ragazzi. Prendersi un raffreddore, soprattutto oggi in epoca Covid, scatena una serie di problematiche legate soprattuto alle regole disposte dalle scuole, oltre al fatto che non è assolutamente giusto pagare per un servizio parziale. Per non parlare delle partite dei più grandi che dovremmo ospitare in casa e che saremo costretti a spostare, come quella di domenica prossima dell’under 17. Stamattina – ha proseguito Capece Minutolo –  abbiamo sentito il delegato allo Sport, Riccardo Tomei, che ci ha assicurato che si sarebbe fatto carico lui della questione e ha promesso una pronta risoluzione dell’intervento. Noi come società continuiamo a sostenere che venga presto fatto un bando o ci sia un affidamento diretto dell’impianto, così da poterci far carico in autonomia di interventi e manutenzioni. Ricordo infatti che noi dovremmo essere, secondo quanto accordato con il Comune, dei semplici fruitori che pagano l’impianto ad ore, quando in realtà non è così visto che ci occupiamo della custodia, della pulizia, del taglio dell’erba e di tantissime altre opere di manutenzione che sarebbero appunto di competenza comunale. Oggi pomeriggio, quando incontreremo la sindaca Sbardella e il consigliere Tomei,  fino ad ora sempre molto disponibili nei nostri confronti, chiederemo che si faccia una seria riflessione sulla possibilità di affidare l’impianto con carattere di somma urgenza o perlomeno di poter effettuare noi e poi portare a scomputo sui canoni, dei lavori importanti e non più procrastinabili, come ad esempio l’intervento sui fari del campo, quasi tutti fuori uso”.

Quella del gas è dunque la goccia che ha fatto traboccare il vaso, dopo anni di inerzia, decisioni rimandate e bandi mai usciti dagli uffici competenti: un patrimonio comunale abbandonato a se stesso, buono solo per far cassa e riscuoterne i canoni dalle società sportive di turno. Un Comune oggi in dissesto economico, ma che da venti anni a questa parte non ha investito un centesimo nel Campo di Alta specializzazione del Rugby di Cocciano, quello che sarebbe dovuto diventare un fiore all’occhiello del rugby del centro Italia. “Ho preso in carico la questione personalmente; ho sentito il gestore  – ha detto Tomei – e le vecchie fatture sono state pagate. Spero che la fornitura venga ripristinata al più presto, senza dover aprire una nuova utenza. Come amministrazione ci impegneremo a trovare una soluzione per la struttura e per garantire che l’attività sportiva possa proseguire senza nel migliore dei modi”.

Assurdo? Incredibile? Come si fa a dimenticarsi di pagare 4 bollettini da 60 euro? Tant’è e chissà se qualcuno ne risponderà mai…

“Questa faccenda – ha aggiunto il coordinatore di Frascati Futura Mirko Fiasco – è ridicola e merita un’interrogazione in consiglio comunale, che spero la consigliera Anna Delle Chiaie farà presto. Chi si deve occupare di pagare le bollette? Come è potuto accadere che sia astato staccato il gas per 200 euro non pagati? Stasera farò una diretta facebook su questo tema, perché è giusto che tutti i cittadini siano a conoscenza di quanto accade nel nostro Comune”.

 

 

 

 

 

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