Silvia Capofiloni, pedagogista, e Giovanna Aragozzini, storica dell’arte, fondatrici di “L’Asino e le nuvole” Aps – giovane ente di volontariato di Velletri -, hanno avviato la realizzazione di un Mosaico fuori l’entrata secondaria del Parco Comunale di Villa Ginnetti. Il mosaico, approvato dal Comune di Velletri che ha messo a disposizione le proprie maestranze, ha l’intento di proseguire coinvolgendo attivamente tutta la cittadinanza veliterna e raccontando le tradizioni della città.
«Siamo partite dalla Festa delle Camelie – hanno dichiarato – , ma proseguiremo con tutte le altre feste tipiche del territorio, come la Festa del Carciofo e la Festa dell’Uva e dei Vini in modo da coprire tutto un arco temporale e continuare con i laboratori». Le raffigurazioni, infatti, proseguiranno lungo tutto il muro di cinta che costeggia il marciapiede di Via Madre Teresa di Calcutta, la strada che collega la parte sud dell’Ospedale Paolo Colombo e Viale dei Volsci.
“Quello che vogliamo realizzare – hanno aggiunto le ideatrici- è un luogo dove Velletri si racconta. Vogliamo far partecipare tutta la cittadinanza. Per ora abbiamo presentato il progetto agli Istituti Comprensivi di Velletri e speriamo che in molti parteciperanno”.
Il progetto
L’idea di un mosaico è nata più di un anno fa con il permesso del Comune di Velletri e la realizzazione posticipata a causa della Pandemia, visto che originariamente si era pensato di realizzarlo proprio per la Festa delle Camelie del 2020. La realizzazione del progetto – secondo quanto hanno raccontato Silvia e Giovanna- ha trovato non poche difficoltà a causa delle chiusure. La prima difficoltà c’è stata nell’organizzazione dei lavori di gruppo, la seconda problematica è nella mancanza di una sede dove poter appoggiare i materiali per i mosaici.
La prima parte dell’opera, che è dedicata alla festa delle Camelie, è stata creata con l’apporto del gruppo artistico Relive e sarà inaugurata il prossimo marzo 2022. Il mosaico si compone di un disegno che si ricollega al tema della festa veliterna con fiori e cuori realizzati interamente a mano, con maioliche in ceramica, e al quale è stata associata una frase significativa di Matisse: “Ci sono Fiori dappertutto per chi vuole vederli”.
Il seguito del muro si comporrà dai materiali che sono stati realizzati nei diversi laboratori all’area aperta.
Quest’estate, ad esempio, è stato organizzato un bellissimo laboratorio artistico con i bambini di Velletri a Villa Ginnetti che si sono dilettati nel realizzare petali di fiori e foglie colorati con il proprio nome. Come hanno raccontato le volontarie: “Nel prossimo muro ci saranno camelie che finiscono nei capelli di una signorina “Fata Primavera”, dal suo profilo alla fine del muro uscirà un soffio di fiori come nella primavera del Botticelli”. Un progetto che negli auspici delle ideatrici è destinato a proseguire e al quale si augura che seguiranno presto altre collaborazioni, prime fra tutte le scuole.
La realizzazione del mosaico ha visto il buon accoglimento e l’aiuto alla risoluzione dei problemi pratici e logistici del delegato al Centro storico, Mauro Leoni, e dell’ingegnere capo Paolo Candidi. “Si conferma in questo modo l’importanza del bello in una città – hanno riferito le organizzatrici -, il bello chiama bellezza e non è vero che un progetto di questo tipo debba essere per forza deturpato. La bellezza si difende da sola. Abbiamo tanti esempi nel nostro territorio: dalle realizzazioni alla ex 167 fino al parco Muratori che sono rimaste intatte” hanno concluso.
L’appello alla collaborazione
L’appello delle due colleghe di progettualità resta aperto a tutte le associazioni del territorio e/o a gruppi formali e informali che vogliano dare il loro contributo per realizzare il lungo mosaico, “Chiediamo, infine, a chi ha degli avanzi di mattonelle colorate di contattarci”.
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