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Ariccia, lunghe attese al freddo all’Ospedale Spolverini: cittadini sollecitano ripari all’esterno

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Se da un lato le fredde temperature di questi giorni ci hanno fatto respirare il clima natalizio, dall’altro lato hanno messo in difficoltà molti utenti che si sono recati presso l’ospedale Spolverini di Ariccia per fare le analisi, a causa dei tempi di attesa all’esterno della struttura ospedaliera.

La gestione dell’ospedale Luigi Spolverini ha sollevato polemiche tra i suoi utenti, nella giornata di ieri, sabato 11 dicembre, a causa di un disservizio che si è protratto durante la mattinata e che ha prolungato i tempi di attesa. Molti pazienti, infatti, sono stati costretti ad aspettare per diverse ore all’esterno della struttura prima di poter accedere alla sala prelievi. I ritardi sono stati causati dal malfunzionamento di un nuovo sistema di lettura delle ricette che ha rallentato la gestione delle visite giornaliere.

Una nostra lettrice ci ha contattati per evidenziare alcune problematiche che molti cittadini hanno dovuto affrontare negli ultimi mesi e che in queste settimane, a causa del maltempo, si sono amplificate.

La signora ha evidenziato che la pandemia da Covid-19 ha portato a una nuova organizzazione per la struttura ospedaliera che, giustamente, si è dovuta adeguare alle nuove esigenze sanitarie. Tuttavia, ciò ha fatto si che le persone non avessero più accesso agli spazi interni, in maniera tale da non creare assembramenti. Negli ultimi mesi, i pazienti in attesa per gli esami del sangue hanno dovuto attendere negli spazi esterni dello Spolverini e la situazione non è cambiata con l’abbassarsi delle temperature. La nostra testimone ha raccontato la spiacevole vicenda vissuta nella giornata di ieri in cui cittadini di tutte le età, tra cui anziani, donne incinte e pazienti fragili, hanno sostato all’esterno per più ore. La lettrice, affetta da invalidità al 100%, dopo quasi due ore di attesa ha rinunciato alla sua prenotazione ed è tornata a casa prima di poter effettuare le analisi, in quanto il freddo si era fatto ormai insopportabile. Tutto ciò, nel timore di contrarre un malanno a causa della lunga permanenza all’esterno.

La signora effettua periodicamente analisi del sangue e per praticità e vicinanza si reca abitualmente allo Spolverini. Negli ultimi mesi però alcune problematiche sono diventate insostenibili ed è per questo che la lettrice ci ha contattati per sensibilizzare la comunità sulla necessità di introdurre soluzioni che possano facilitare la vita di chi, spesso a causa di gravi malattie, si reca presso la struttura ospedaliera per analisi di routine o per visite particolari. La semplice installazione di gazebo o di stufe a gas per esterni potrebbe essere una soluzione al disagio causato dalle misure di sicurezza necessarie al contenimento della diffusione del virus.

Molti cittadini hanno anche lamentano il disagio delle visite mediche che ormai da mesi si tengono spesso “alla finestra” e non direttamente negli studi dei medici di famiglia. Ciò rappresenta un disagio ulteriore che però potrebbe essere risolto attraverso l’introduzione di soluzioni alternative.

 

 

 

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