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Ciampino, Anac bacchetta il Comune sul progetto di Parco Aldo Moro. Scoppia la polemica

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Opere pubbliche e procedure amministrative, è polemica a Ciampino dove a mettere la lente di ingrandimento è l’Autorità nazionale Anticorruzione. “Un Comune non può accettare la donazione di un progetto, se questo implica poi in caso di utilizzo il pagamento di parcelle a favore dei progettisti”. E’ quanto ha stabilito Anac, intervenendo sulla decisione del Comune di Ciampino di accettare la donazione del progetto per la valorizzazione del parco “Aldo Moro”. Invece di indire un concorso di idee sull’utilizzo futuro del parco, “il Comune di Ciampino ha invitato i possibili concorrenti a presentare proposte preliminari di intervento”. Decisione “inusuale”, secondo Anac, che ha evidenziato come il progetto presentato dai progettisti costituirebbe già il primo stadio della fase progettuale, con implicazione di interventi successivi in capo all’amministrazione comunale. “Quindi, non una semplice proposta ideativa, come avviene nei concorsi di idee, ma un progetto vero e proprio, definito, che si configura quindi come un servizio di ingegneria e architettura, implicando di conseguenza il pagamento di parcelle ai progettisti”, si legge sul sito anticorruzione.it.

Secondo Anac, dunque, le modalità scelte dal Comune di Ciampino costituirebbero una violazione del principio di libera concorrenza e di equo compenso, poiché il corrispettivo da porre a base d’asta deve essere proporzionato alla qualità e quantità della prestazione resa. Nel procedimento avviato nei confronti del Comune di Ciampino, Anac rileva, inoltre, che tale modo di procedere darebbe luogo a indebito vantaggio a favore di un soggetto a discapito dei concorrenti. Ed è stato proprio il presidente Anac, Giuseppe Busia, con proprio atto del 19 novembre 2021 avente ad oggetto “Comune di Ciampino – Accettazione del progetto denominato “Linee Guida per la valorizzazione, la tutela e la fruizione del Parco “Aldo Moro” a intervenire a seguito di un esposto acquisito al numero di protocollo 44624 del 04.06.2021 con cui alcuni consiglieri del Comune di Ciampino segnalavano “l’anomalia inerente all’accettazione da parte del Comune (all’epoca guidato dalla giunta Ballico, ndr) della donazione del progetto per la valorizzazione, la tutela e la fruizione del Parco “Aldo Moro”, ed in particolare della previsione della corresponsione del pagamento delle parcelle in favore dei progettisti in caso di utilizzo della suddetta progettazione”, si legge nella nota del presidente Busia.

Una vicenda che non è passata inosservata a Ciampino, dove è scoppiata la polemica. Il Pd locale ha tuonato: “Il caso del progetto del Parco Aldo Moro “donato” preso ad esempio da Anac come procedura sbagliata. Invece di un concorso di idee per la selezione di proposte progettuali, l’ex Giunta ha messo in piedi una procedura valutata irregolare dall’Anticorruzione. In queste ore la nostra Città è finita su numerosi siti on line, specializzati in appalti pubblici, come esempio di procedura errata. L’atto del Presidente dell’Autorità risale al 19 novembre di quest’anno, e non è l’unica criticità di cui deve rispondere la ex Sindaca che, proprio in questi giorni, è stata sospesa dal Responsabile Anticorruzione di Ambiente spa per la nomina irregolare ai vertici della Società”.

“Una sospensione – continuano dal Pd di Ciampino – che avrebbe effetto solo qualora la ex Sindaca dovesse essere rieletta, e che le impedirebbe di procedere a qualsiasi tipo di nomina. Dopo questi due anni di governo di destra, Ciampino è balzata agli onori delle cronache nell’ordine: quando la ex Sindaca in campagna elettorale ha pubblicato una foto con Mattarella alle Celebrazioni per la Festa della Repubblica, commentando di aver promesso al Presidente di liberare Ciampino dal giogo della sinistra, provocando anche una smentita ufficiale dal Colle; per aver invitato un revisionista fascista come Cappellari a parlare di storia nella Sala Consiliare Pietro Nenni; perché la ex Sindaca si è fatta fotografare davanti a una torta con su scritto “Molti nemici molto onore”, dal chiaro sapore di ventennio. Ora facciamo scuola su come NON si gestiscono le procedure di servizi di architettura e ingegneria. Che vergogna! La Ciampino che vogliamo noi è quella che finisce negli esempi delle buone pratiche, non quella che diventa lo zimbello del Paese”, chiosano i dem ciampinesi.

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