Cronaca

Clamoroso a Grottaferrata: il prof. Tutino, in sciopero della fame, esentato dal vaccino. “Piccola crepa…”

Generico gennaio 2022

Ha fatto tappa all’Ini di Grottaferrata, dove si sarebbe dovuto vaccinare, la battaglia portata avanti da mesi da Davide Tutino, il professore di Storia e Filosofia sospeso in virtù delle sue posizioni critiche verso il “Green pass”.

Il “professor studente” Davide Tutino – in una nota stampa da lui stesso firmata, in qualità di delegato sindacale Fisi-Scuola per il Lazio” – racconta come è stato esentato a sorpresa da quello che nel comunicato non esita a bollare come “un trattamento sanitario obbligatorio”.

“Il “professor studente” Davide Tutino – vi si legge -, in sciopero della fame dal 31 dicembre scorso per fermare la sospensione di oltre 40.000 lavoratori tra personale della scuola e forze dell’ordine, si è presentato alle 13:50 di oggi (lunedì 3 gennaio, ndr) presso il centro vaccinale di Grottaferrata”.

“Presso tale sede – si legge ancora nella nota stampa – era stato infatti costretto dalla normativa a prenotare il proprio trattamento sanitario obbligatorio, e si è recato all’appuntamento accompagnato da uno dei legali dell’associazione Umanità e Ragione, l’avvocato Ida Nazzaro.

Una volta constatato lo stato di deperimento fisico del docente, il medico vaccinatore, non sussistendo alcuno studio comprovante l’innocuità del trattamento su una persona in sciopero della fame, ha ritenuto in scienza e coscienza di esentarlo dal trattamento.

“Questo provvedimento apre una piccola grande crepa nella norma sull’obbligo, ma soprattutto apre la strada ad una lotta non violenta di massa” dichiara Tutino, referente del sindacato Fisi per il Lazio. Tutino prosegue comunque il suo digiuno per chiedere due cose: che il Governo fermi la condanna alla fame di decine di migliaia di cittadini, privati del lavoro e del pane per ragioni politiche, non sanitarie; che tutti i dispositivi di sicurezza imposti dal governo, tamponi compresi, siano gratuiti per i lavoratori, nel rispetto della normativa vigente, DLgs 81/08″.

Giova tuttavia evidenziare che l’esenzione è temporanea, fino al 31 gennaio 2022 come da legge, ed è dovuta alle temporanee condizioni del paziente che dovrà ugualmente sottoporsi al vaccino a partire dal 1 febbraio. 

Il prof. Tutino, lo ricordiamo, è in sciopero della fame dopo la sospensione dall’insegnamento: “Ci si comincia ad accorgere che un esercito di oltre 40 mila cittadini è in procinto di subire la condanna alla fame e la segregazione biotica da parte del governo”, ha dichiarato nei giorni scorsi, annunciando lo sciopero della fame. “Con questo sciopero della fame chiedo al governo e alle istituzioni di rispettare la loro scienza, quella che ci hanno imposto fino ad oggi. Dicevano che eravamo al sicuro lavorando con i tamponi. Lo dicevano loro. Se allora non mentivano, ci lasciano con i loro tamponi. Rispettino la propria parola e la propria scienza, e se davvero vogliono salvarci la vita non ci condannino a morte per fame”.

“La nostra democrazia è svuotata dall’interno – ha aggiunto nei giorni scorsi a Radio Radio, intervistato da Fabio Duranti in quella che ha definito la radio della resistenza -. Questi governi sono un cancro e delle metastasi della nostra democrazia, non possiamo credere di essere semplicemente in una democrazia perché viviamo in uno stato post-democratico. Deve essere chiaro che coloro che sono estromessi dal lavoro, lo sono per ragioni politiche e sono dissidenti politici, come tali dobbiamo rivolgersi alla comunità internazionale. Deve essere chiaro che la nostra azione deve improntarsi ad una non violenza profonda e ad un dialogo perché noi dobbiamo difendere anzitutto coloro che hanno ceduto”, ha dichiarato.

Intervista esclusiva a Davide Tutino ▷ “Sono uno dei 40mila docenti condannati a morte per fame”

Più informazioni
leggi anche
Tutino
Attualità
Il prof. Tutino al nono giorno di sciopero della fame chiede solidarietà ai colleghi docenti
Generico gennaio 2022
Attualità
11° giorno di sciopero della fame per il prof. Tutino, che però è tornato a scuola: “Mi sento come Djokovic”
commenta