Rocca di Papa – Esposto lavori fosso di Pentima Stalla, Croce – Silvestrini: “Danni ambientali e rischio per gli Arcioni”

I consiglieri comunali del Pd di Rocca di Papa, Andrea Croce e Gloria Silvestrini, hanno presentato in data odierna un esposto al Parco dei Castelli Romani, alla Sovrintendenza, al Nucleo dei Carabinieri per i beni archeologici e alla ASL per segnalare criticità in merito ai lavori in corso presso il fosso di Pentima Stalla.

Di seguito il testo dell’esposto:

“Il Comune di Rocca di Papa sta svolgendo presso la località Arcioni lavori relativi alla sistemazione dei fossi e alle acque meteoriche.

Come si evince dalle foto, potrebbero profilarsi gravi danni ambientali e al patrimonio naturale e culturale nonché possibili e tragiche conseguenze di natura idrogeologica in relazione al contenimento e al deflusso naturale delle acque meteoriche che scendono dal fosso di Pentima Stalla.

A Pentima Stalla convergono canalizzazioni antiche e recenti che convogliano la maggior parte delle acque che provengono dal grande bacino idrico costituito dai Campi D’Annibale, il più popoloso quartiere di Rocca di Papa.

I lavori sembrerebbero aver comportato un esagerato abbassamento del livello del suolo rispetto alla situazione precedente. In caso di abbondanti piogge, i detriti sarebbero portati a valle in maniera violenta, con danni alle persone e alle cose che si trovano nel popoloso quartiere ivi ubicato.

Per quanto specificamente riguarda i c.d. Arcioni (ivi collocati da più di 1700 anni e reperti di un imponente acquedotto romano: http://www.osservatoriocollialbani.it/2020/07/07/risolto-il-mistero-dellacquedotto-degli-arcioni-rocca-di-papa/), si sottolinea l’assenza di qualsivoglia intervento di messa in sicurezza e imbracatura indispensabili per assicurarne la permanenza strutturale.

Non soltanto, infatti, essi sono sollecitati dalle vibrazioni provocate dalle imponenti ruspe che si vedono ritratte, ma dette ruspe hanno eliminato molta terra che sosteneva gli Arcioni.

Inoltre, rileviamo che l’edera aggrovigliata alla struttura era ormai diventata strutturale. Senza terra la stessa potrebbe morire e privare i reperti del sostegno.

Alcuna indicazione, sul luogo, è riportata circa i dati del cantiere. La situazione che riveste carattere di elevata gravità e somma urgenza.

Si richiede il Vostro più sollecito intervento per verificare lo stato dei luoghi e mettere in campo le più opportune misure di contenimento di ulteriori danni al patrimonio Arcioni, al territorio e ai cittadini ivi residenti”.