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Monte Compatri, il Sindaco Ferri consegna calice e pisside a Don Sunny Xavier nella chiesa di San Michele Arcangelo

calice monte compatri

Si è svolta questa mattina presso il Duomo  di Monte Compatri la cerimonia di consegna del calice e pisside, donati dal Comune  al  parroco Don Sunny Xavier. Dopo il furto del calice nella chiesa di San Michele Arcangelo, il 10 dicembre scorso, l’amministrazione comunale, in segno di solidarietà nei confronti della comunità religiosa, aveva deciso di acquistarne uno da donare ai Rosminiani, ai quali dal 1922 è affidata la conduzione del luogo di culto.

La consegna degli oggetti sacri è avvenuto durante l’offertorio della santa messa e al termine si è svolto il tradizionale concerto dell’epifania. Un gesto soprattutto simbolico arrivato all’indomani della vile azione compiuta da ignoti che, prima delle festività natalizie, avevano trafugato l’oggetto sacro. Un’azione dall’immenso valore caritatevole, ed è proprio alla carità, sulla quale si fonda l’ordine costituito ad opera di Antonio Rosmini, che il sindaco Francesco Ferri, ha dedicato il suo discorso

“Esistono diverse forme di carità, spirituale, intellettuale e temporale o materiale, il vostro fondatore Antonio Rosmini affermava che esiste un “ordine della carità” che può cambiare a seconda delle esigenze espresse dal prossimo.
Penso che in questo momento storico così particolare e difficile, tenere unita questa comunità sia fondamentale. Il Covid ha portato disgregazione e ci ha costretto a passare queste festività lontani dalle persone più care, a cui vogliamo più bene. Allo stesso modo, però, ci ha fatto scoprire l’importanza di affetti e valori che tendiamo a dare per scontati.

“Alcuni gesti non possono passare e abbiamo il dovere morale di reagire come comunità e come istituzioni. Quando abbiamo saputo di questo gesto deplorevole che ha ferito la nostra comunità nel suo intimo, l’amministrazione comunale si è subito attivata per comprare un nuovo calice e pisside. La nostra comunità è molto legata a questo luogo di culto, oltre che per il suo significato religioso, anche per l’identità storico-culturale che rappresenta e per questo motivo ci siamo sentiti in dover di compiere questo gesto di solidarietà verso i Padri Rosminiani e verso tutta la Comunità. In questo particolare periodo storico, contribuire all’unità di una comunità è un obbligo per chi amministra un comune e anche un gesto simbolico come questo può aiutare”.

Dopo la cerimonia si è svolto il Concerto dell’Epifania a cura del Corpo Folkloristico Musicale Compatrum.

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