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Discarica di Albano, da destra a sinistra tutti indignati con Gualtieri e Zingaretti: “Irresponsabili”

discarica Roncigliano 3

Chi più, chi meno, chi tra le righe, chi in maniera diretta e decisa. Si esterna in vari modi l’indignazione per la scelta del sindaco Gualtieri di prorogare l’ordinanza Raggi e quindi continuare a mantenere i battenti aperti per i rifiuti romani nella discarica di Roncigliano fino a metà luglio prossimo. Reazioni forti in prima battuta contro lo stesso sindaco della Capitale e metropolitano e in seconda battuta contro il presidente della Regione Zingaretti. “Irresponsabili. Non ho altre parole per definire il presidente della Regione Zingaretti e il nuovo Sindaco di Roma Gualtieri con la nuova ordinanza di proroga di Roncigliano”, ha tuonato ad esempio la senatrice, originaria dei Castelli Romani, Elena Fattori, che poi ha continuato. “Tanto non è inquinato più di prima, ancora c’è il Covid e a Roma non abbiamo risolto il problema dei rifiuti”. Queste sono le motivazioni che sostanziano il prolungamento dell’ordinanza Raggi del luglio scorso per la riapertura di Roncigliano. Di nuovo interessi e voti sono i motivi messi avanti alle problematiche ambientali e sanitarie dei cittadini che oggi, con la nuova ordinanza di Gualtieri, vengono di nuovo umiliati. Se vogliamo, inoltre, la portata della proroga è ancora più ampia del precedente atto: visto che Roma Capitale userà Roncigliano, perché non usare il sito anche per gli altri 4 comuni dell’Ato? Ebbene sì – dice ancora la Fattori -, anche questo è scritto nel documento diramato e pubblicato nell’Albo Pretorio della Città Metropolitana a firma Gualtieri. Peccato però che il già inopportuno Sindaco non sappia che qui si fa la raccolta differenziata, quella vera, quella sana, quella efficiente”.

A dire la loro, anche Michela Cicculli e Alessandro Luparelli, consiglieri di Sinistra Civica Ecologista in Assemblea capitolina e Roberto Eufemia consigliere del Consiglio Metropolitano di Roma: “Apprendiamo con grande preoccupazione la decisione di prorogare l’apertura della discarica di Albano. La discarica di Albano è una bomba ecologica e sanitaria: l’inquinamento dell’aria e delle falde, il proliferare di gabbiani e di altri animali, l’aumento consistente dei tumori e delle malattie respiratorie nella zona, come testimoniato da numerose prese di posizione di comitati di cittadini ed enti locali della zona, impongono una scelta radicale di buon governo e di giustizia: la chiusura immediata del sito. Roma e la sua provincia, per quanto riguarda i rifiuti e la loro gestione, pagano un non governo che dura da troppo tempo. Una mala gestione, che ha consentito di riempire discariche senza pianificazione e programmazione, senza aumentare la raccolta differenziata in città, ma andando a infierire su alcuni territori della provincia, sede di discarica. Roma – proseguono da Sinistra Civica Ecologista – ha bisogno di costruire impianti di trattamento e riciclo, che siano proporzionati, non impattanti e sicuri sul proprio territorio. Per uscire dall’emergenza e pianificare con attenzione e partecipazione attiva la gestione e la chiusura del ciclo dei rifiuti, occorre una soluzione ponte, affinché sia il sistema Paese (e quindi il Governo) a farsi carico di aiutare la sua Capitale. Non è accettabile la semplice proroga dell’ordinanza Raggi”,

Si rivolge, invece, al Comune di Albano il consigliere regionale di Europa Verde e Presidente Commissione X Urbanistica, Politiche abitative, Rifiuti Regione Lazio, Marco Cacciatore: “Non possiamo lasciare nulla di intentato. Gli atti che ho presentato in Regione, anche contestando decisioni o mancanze di uffici regionali sulla discarica di Roncigliano, devono necessariamente essere accompagnati da altrettante iniziative da parte di tutte le altre istituzioni. Il Comune di Albano ha la prerogativa di fare ordinanze per la salvaguardia della sicurezza e salute del suo territorio, così come chiedendo l’attivazione della Legge regionale aree a rischio ambientale a mia prima firma, elemento che si aggiungerebbe alle sollecitazioni presenti negli atti che ho depositato. Non da ultimo, se in Città Metropolitana sarà confermata la sciagurata ipotesi di replicare l’ordinanza Raggi che ha riaperto la discarica, mi aspetto che i rappresentanti del territorio che siedono a Palazzo Valentini si adoperino per contrastare queste deplorevoli intenzioni”. Perentorio anche il consigliere regionale del Lazio e responsabile nazionale Organizzazione di Cambiamo con Toti, Adriano Palozzi, che sulla scelta di prorogare l’ordinanza sulla discarica di Albano sottolinea: “Si tratta di una decisione fuori luogo, insensata e, come al solito, scandalosamente calata dall’alto su una comunità che da anni già paga dazio per le inefficienze del Campidoglio. Era successo negli scorsi mesi con i grillini e la Raggi, si ripete adesso col Partito Democratico. Non è più tollerabile che i Castelli Romani siano la pattumiera della Capitale a causa della mancata pianificazione in campo ambientale da parte del presidente della Regione, Nicola Zingaretti, e del sindaco Roberto Gualtieri”.

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