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Discarica di Albano, Borelli annuncia vie legali contro proroga Gualtieri. Oggi cittadini in Commissione Trasparenza

commissione trasparenza albano

La discarica di Albano Laziale sotto la lente di ingrandimento del consiglio regionale del Lazio. Questa mattina, infatti, alle ore 11,30, è stata convocata un audizione all’interno della commissione Trasparenza e Pubblicità della Regione Lazio, presieduta dal consigliere Chiara Colosimo. Tema dell’audizione proprio il destino del sito di Roncigliano, dove pende la proroga della ordinanza Raggi, firmata nei giorni scorsi dal sindaco capitolino e metropolitano, Roberto Gualtieri, che mantiene aperta ai rifiuti capitolini la discarica dei Castelli Romani fino alla prossima metà di luglio. Una decisione che ha fatto arrabbiare i sindaci del comprensorio e i comitati cittadini, che hanno alzato il livello di guardia e puntano a non mollare un centimetro. Dunque, oggi tanti attori istituzionali si sono ritrovati in commissione Trasparenza per parlare della proroga dell’ordinanza ma anche delle criticità ambientali e amministrative, e delle procedure autorizzative legate al sito di Albano Laziale.

Presenti in via della Pisana, tra gli altri, il direttore regionale Ambiente, Vito Consoli; il direttore regionale Ciclo dei Rifiuti, Wanda D’Ercole; il direttore generale ARPA Lazio, Marco Lupo; il Sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli; il consigliere regionale e presidente della commissione rifiuti Marco Cacciatore; e il presidente dell’Associazione “Salute Ambiente Albano”, Amadio Malizia. Mentre i lavori sono stati coordinati dalla presidente della commissione Trasparenza, Chiara Colosimo, che ha avuto vederci chiaro sulle presunte incongruenze, legate alla discarica. Ad aprire la seduta il presidente Malizia che ha sottolineato e condannato il paradosso secondo cui un territorio virtuoso come quello di Albano Laziale e dei Castelli Romani, in termini di raccolta differenziata, debba subire la riapertura della discarica, dopo che già anni fa “abbiamo scampato e combattuto contro il progetto di inceneritore. La nostra cittadina non merita tutto questo, ci stanno umiliando, non è assolutamente giusto”, ha spiegato ancora Malizia.

Tra gli interventi istituzionali, quasi a chiusura di commissione è arrivato quello del sindaco Massimiliano Borelli, che ha annunciato le vie legali contro la firma della proroga del sindaco Gualtieri (come peraltro era già fatto da Palazzo Savelli contro l’ordinanza dell’ex prima cittadina Raggi: procedura legale non andata sostanzialmente a buon fine in termini di risultanze e obiettivi), e si è detto molto contrariato per il fatto che “stiamo subendo le decisioni di una politica romana che ha fallito su tutti i fronti ormai da decenni”.

LA POSIZIONE DELLA PRESIDENTE COLOSIMO – Questa, invece, la dichiarazione della presidente della commissione Trasparenza, Chiara Colosimo: “Questa mattina in commissione Trasparenza si è svolta un’audizione sulla discarica di Albano. Due le questioni principali sulle quali ho sollecitato più volte una risposta. La prima riguarda il numero dei pozzi realmente presenti presso la discarica di Ronciglione. Nell’ordinanza emessa dall’ex Sindaco di Roma, Virginia Raggi, e confermata recentemente da Gualtieri si fa riferimento a quattro pozzi. Oggi il responsabile dell’Arpa ha spiegato che l’Agenzia, come contenuto nell’ordinanza del sindaco di Roma, svolge accertamenti mensili sui 4 pozzi indicati nell’Aia, ma esamina con minore cadenza anche gli altri 8 presenti nell’area. Tra le altre cose quello che ci risulta dalle risultanze della stessa Arpa è che nei suddetti pozzi sono presenti arsenico, ferro e zinco ben oltre i limiti massimi ammessi dalla legge e che da agosto scorso tutte le analisi di controllo nella discarica di Albano hanno mostrato i valori inquinanti ben al di sopra dei limiti. Quindi non si capisce perché sulla scelta della proroga non si siano tenuti in considerazione questi elementi e perché l’Autorizzazione non è stata aggiornata”.

La Colosimo quindi specifica: “La seconda questione riguarda l’interdittiva antimafia che grava sul sito e che è stata completamente ignorata dall’ex Direttore regionale dei Rifiuti, Flaminia Tosini, quando si è proceduto alla voltura tra la società raggiunta dal provvedimento interdittivo dell’allora Prefetto Pecoraro e la società che oggi gestisce il sito. I rappresentanti dell’associazione Salute e Ambiente Albano hanno riferito di essersi rivolti alla Commissione che presiedo perché ritengono che ci sia assenza di trasparenza negli atti. Quello che è emerso nell’audizione di oggi conferma i loro dubbi ma noi saremo sempre dalla loro parte e non ci accontenteremo di risposte parziali o evasive da chi rappresenta le Istituzioni”.

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