La Biblioteca Pier Paolo Pasolini, inizialmente e per diversi anni fiore all’occhiello del Consorzio SBCR, relegata “temporaneamente” dal 2007 nell’ex sede D’AC per consentire i lavori, mai avviati, nell’area della ex Cantina Sociale e che prevedono anche l’ampliamento della sede primaria della biblioteca, versa da tempo in condizioni proibitive, sia per gli operatori che per i fruitori, e non solo per lo spazio ridotto ma anche e soprattutto per l’assenza di un qualsiasi impianto di riscaldamento o climatizzatore.
Insomma, come nelle arcaiche scuolette di campagna ante e dopoguerra, d’estate si soffoca e d’inverno si gela, solo conforto due ventilatori e due
stufette elettriche a seconda della stagione.
La biblioteca comunale in via 4 Novembre, attigua all’aula consiliare “Pietro Nenni”, è stata sempre al centro dei bei discorsi delle Amministrazioni di turno per la sua importanza e valenza, un cavallo di battaglia che tutti hanno cavalcato, più o meno scaltramente, nell’ultimo decennio.
“Ricominciamo a riaprire un cantiere fermo ormai da qualche mese e lo facciamo intanto con l’obiettivo di migliorare l’aspetto del decoro della città, ovviando a quel senso di abbandono che vogliamo evitare”, enunciò anni fa ‒ giugno 2012 ‒ l’allora sindaco Simone Lupi, specificando che “il lavoro in sé e per sé consisterà nel sistemare l’esterno, con la copertura e il tetto col fotovoltaico, ancora un segno di rinnovamento dal punto di vista delle idee”. E di rinforzo Mauro Testa, all’epoca vicesindaco e assessore alle infrastrutture, arredo e decoro urbano, evidenziò: “Da rimarcare che continua l’opera di bonifica degli edifici pubblici. (…) Siamo contenti che la cittadinanza si riappropri di un pezzo della sua storia, naturalmente attualizzata”.
Poi altra acqua passò sotto i ponti, e saltando cascate e cascatelle si arriva all’ex sindaca Ballico, che volendo ridare una spinta alla smorta vita culturale della città dei servizi pensò bene di iniziare con un cambio di insegna della biblioteca, sempre in previsione dei lavori dati per imminenti “che restituiranno alla nostra Città il suo polo culturale, e che consentiranno finalmente a tutti di usufruire di una Biblioteca nuova, funzionale e moderna”.
Fra tante promesse e belle chimere saltate o sgonfiate, non resta ora che sperare nel pronto intervento del commissario prefettizio Dott.ssa Mirra, per l’installazione di una caldaia che riscaldi l’ambiente e dia modo di portare avanti, sebbene in condizioni precarie, un servizio basilare per una popolazione di quarantamila abitanti, tanto utilizzato da studenti e cittadini di ogni età e provenienza.
Una occasione da non perdere, per dotare la biblioteca del minimo indispensabile per mantenerla attiva, si presenta il prossimo 5 marzo, centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, insegnante a Ciampino nei primi anni Cinquanta alla scuola media privata “Bolotta”. Una occasione d’oro per celebrare come si deve un esponente della letteratura italiana fra i più poliedrici e discussi, autenticamente ispirato al vero.
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