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Infermiera no vax, clamoroso ‘dietrofront’ al Tribunale di Velletri: confermata la sospensione dalla Sats di Marino (ASL Roma 6)

Ennesimo colpo di scena al Tribunale di Velletri sul caso dell'infermiera Adele Passerini, dipendente della Asl Roma 6 che era stata sospesa dall’impiego presso la Centrale Sats di Marino in seguito alla sua volontà di non vaccinarsi

Tribunale di Velletri

Ennesimo colpo di scena al Tribunale di Velletri sul caso dell’infermiera Adele Passerini, dipendente della Asl Roma 6 che era stata sospesa dall’impiego presso la Centrale Sats di Marino in seguito alla sua volontà di non vaccinarsi. Con una sentenza storica, di cui ha parlato tutta Italia per giorni, a fine novembre il Tribunale di Velletri l’aveva riammessa in servizio. Il Giudice del lavoro del Tribunale di Velletri aveva infatti disposto la riammissione della donna in servizio, facendo riferimento alla “rilevanza costituzionale di diritti compromessi dalla mancata corresponsione della mensilità”.

Oggi il ‘dietrofront’:  il Tribunale di Velletri – sezione lavoro, presieduto dal presidente Marcello Buscema, ha infatti accolto le tesi della Asl Roma 6 e ha rigettato la domanda cautelare proposta dall’infermiera che non aveva osservato l’obbligo vaccinale. “Pertanto, resta confermata la sospensione da parte dell’Azienda sanitaria Roma 6 nei confronti della dipendente. Questa ordinanza è importante poiché ribadisce la correttezza dell’operato dell’azienda sanitaria nei confronti dell’obbligo vaccinale per il personale sanitario”, ha comunicato l’Unità di crisi Covid della Regione Lazio in una nota.

Torna ad essere dunque valida la sospensione decisa ad ottobre 2021 dalla Asl nei confronti della dipendente. Resta da capire come reagiranno dallo Studio Legale Torriero di Roma, che a fine novembre aveva esultato, per il “primo provvedimento in Italia che di fatto va a scardinare il combinato disposto tra obbligo vaccinale per il personale sanitario e obbligo di green pass obbligatorio per tutti in nome del prevalente diritto al lavoro”. “Il tribunale con questa ordinanza riafferma con chiarezza il diritto al lavoro a fronte a una sospensione che non può fare riferimento al diritto alla salute – aggiunse l’avvocato David Torriero – se sono state proprio le decisioni del Governo a stabilire che lo stesso è garantito attraverso il ricorso ai tamponi ogni 48 ore”.

Il Giudice del lavoro di Velletri, con un decreto cautelare del 22 novembre, aveva disposto per la donna la riammissione al lavoro, con immediata ordinanza di ricollocazione della ricorrente presso la Centrale Sats di Marino, con conseguente erogazione dello stipendio. Oggi, invece, il clamoroso passo indietro, con l’Asl che canta vittoria, a partire dal Commissario Narciso Mostarda, e l’infermiera che torna senza lavoro. E senza stipendio… 

Infermiera non vaccinata: il Giudice del Lavoro di Velletri ordina la riammissione nella Sats di Marino (Asl Roma 6)

 

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