In casa Cynthialbalonga da qualche settimana si sente parlare un dialetto veneto, ma questa volta non è quello di mister Tiozzo, bensì del neo-arrivato Tom Syku. Difensore centrale classe 95’, proveniente dal Lavello, arriva in terra castellana con tanta voglia di far bene e dare una mano ad una squadra ormai solida e compatta. Chiamato e voluto fortemente da mister Tiozzo che ha preso le redini di una squadra in crisi e che la sta portando ad ambire certi traguardi che prima erano di certo impensabili.
Syku, oltre ad essere un giocatore “umanamente straordinario” come definito dal mister, è duttile e sa come comandare una difesa, reparto a cui tiene molto Tiozzo. Il giocatore nato in Albania, ma cresciuto nel nord Italia, comincia la sua intervista facendo un recap sulla sua vita calcistica, per poi affrontare il discorso riguardante il presente ed il futuro.
Syku, ci racconti la tua vita? A che età hai cominciato a giocare a calcio?
“Ho cominciato a giocare a calcio appena arrivato in Italia a 10 anni con una piccola squadra di Mestre. Successivamente mi sono trasferito a Treviso, Udine per poi cominciare a fare sul serio con la Reggina”.
Da nord a sud…
“Eh si. In effetti non è stato facile quel trasferimento sopratutto per come sono andate le cose. Avevo 18 anni e tra crisi societarie e varie confusioni non è stata una bella parentesi. Poi sono andato ad Imola dove sono stato molto bene. Ho avuto la fortuna di trovare allenatori preparati e che mi hanno aiutato a farmi crescere. Dopo Imola ho girato parecchio ed ho subito tanti infortuni a cui mi sono sempre rialzato”.
Poi è arrivata la Cynthialbalonga, che impatto hai avuto?
“Bello, ho trovato una società accogliente ed un gruppo straordinariamente compatto ed unito”.
Come sono nate tutte le trattative che ti hanno permesso di arrivare qui?
“Quando ero a Lavello le cose non stavano andando come pensavo, perciò ho chiesto il trasferimento. Cercavo una squadra ambiziosa che avesse le idee chiare sul percorso da fare e la Cynthialbalonga è ciò che volevo. Ha un progetto chiaro ed idee serie, devo dire che è stata per me una sorpresa che mi sta facendo trovare bene”.
Invece cosa ci dici del mister Tiozzo?
“Conoscevo già il mister. Essendo anche io veneto avevo amici ed ex compagni di squadra che sono stati allenati da lui. Devo dire il primo approccio è stato positivo sin dalla prima chiamata e mi ha colpito molto la sua voglia di avermi in squadra. E’ un’ uomo con delle idee chiare che trascinano tutta la squadra”.
Ti trovi meglio in una difesa a tre o a quattro, sei disponibile a spostarti dalla tua confort zone?
“Non penso ci siano problemi. Ho avuto la fortuna di aver avuto allenatori che hanno giocato sia con uno schieramento a tre che a quattro. In totale emergenza ho fatto anche il terzino. In una squadra con questi obiettivi la mia disponibilità è totale”.
Da questa esperienza personalmente cosa ti aspetti?
“Ho voglia di confermare le mie idee personali. Sono un’ uomo molto ambizioso e perciò puntare sempre a vincere e non arrendersi mai è il mio stile di vita, e sono contento perché queste idee rispecchiano perfettamente le linee guida della società”.
Quindi i play-off….?
“E’ un obiettivo che son dell’idea che si può raggiungere. Ovvio non è facile, basti guardare la classifica, però vedendo il gruppo, l’organizzazione, la società sono sicuro che se ci alleniamo tutti quanti tenendo in mente il nostro obiettivo, dico che possiamo farcela”.
Dopo il secondo rinvio consecutivo del match interno col Real Monterotondo Scalo, la squadra guidata da Tiozzo scenderà in campo domenica 30 gennaio contro l’Ostia Mare, in un match che nasconde molteplici insidie.
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