Tra Monica Vitti e i Castelli Romani, c’era un legame profondo nato più di cinquanta anni fa. Tra i film più famosi dell’icona del cinema italiano, morta oggi a Roma all’età di 90 anni per una malattia degenerativa che l’aveva portata lontano dai riflettori e dalla mondanità, infatti, c’è la nota pellicola “Ninì Tirabusciò la donna che inventò la mossa”.
Un film comico prodotto nel 1970 e girato a Villa Aldobrandini, a Frascati e diretto dal regista Marcello Fondato. Numerose scene sono state girate negli incantevoli giardini dell’antica dimora che ha fatto da cornice alla storia d’amore nata tra il giovane ufficiale piemontese e l’irriverente Ninì.
E proprio nello splendido Salone affrescato del piano nobile, è stato girata la celebre scena del ballo con l’esibizione di Ninì e del suo compagno durante una festa dell’ alta società. Tra una “mossa” e l’altra di Ninì Tirabusciò, personaggio grazie al quale l’attrice divenne un simbolo della commedia all’italiana, si possono intravedere le bellezze di Villa Aldobrandini e cioè i dipinti seicenteschi, i monumentali camini, il Teatro delle Acque e la statua di Papa Clemente VIII, zio del Cardinale Pietro Aldobrandini per la cui volontà fu costruita intorno al 1600 la splendida Villa- una delle 12 ville tuscolane- che sorge su un’altura panoramica all’ingresso di Frascati.
Il volto più espressivo del cinema italiano ha trascorso gli ultimi anni della sua vita nell’appartamento di sempre vicino a Piazza del Popolo.
L’attrice assieme ad Anna Magnani, ha incarnato nel cinema la “romanità” per eccellenza. Lei stessa disse a Gianfranco Gramola, noto intervistatore del mondo dello spettacolo, “Io credo di essere nata a via Francesco Crispi nella Roma umbertina, mio padre era romano da sette generazioni”.
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