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Velletri, Stazione Ferroviaria ai Cinque Archi, approvato l’Odg di Righini e Colosimo (FdI). Clamorose astensioni di Mattia e Lena

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Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato stamane, con 22 voti favorevoli e 4 astensioni, l’ordine del giorno legato alla Legge di Stabilità 2022, presentato dai consiglieri di Fratelli d’Italia Giancarlo Righini e Chiara Colosimo, che impegna il Presidente regionale e la sua Giunta ad adottare ogni azione necessaria a garantire la progettazione della Stazione Ferroviaria ai Cinque Archi, in località Lazzaria (Velletri), con annesso nodo di scambio a servizio della stazione stessa.

I due consiglieri regionali di Fratelli d’Italia hanno ricordato come l’opera sia stata ritenuta meritevole di programmazione già nel Documento di Economia e Finanza regionale per gli anni 2020-2022. L’approvazione dell’emendamento presentato dallo stesso Righini arrivò infatti nel novembre del 2019, mentre lo scorso anno era stato già approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal consigliere di FdI nell’ambito della Legge di Stabilità 2021.

“Da allora – ha ricordato Righini -, nonostante tutti gli impegni assunti, non è stato ancora avviato alcun iter propedeutico alla realizzazione dell’opera”.

Hanno sorpreso, e non poco, le astensioni dei consiglieri democratici Eleonora Mattia e Rodolfo Lena, che certo suscitano enormi interrogativi sulle reali intenzioni del Partito Democratico, che nella città di Velletri è in maggioranza.

“La stazione ferroviaria a Lazzaria – ha dichiarato Giancarlo Righini – unitamente al nodo di scambio, costituisce un’opera di notevole valenza strategica, non soltanto per il territorio del Comune di Velletri, ma anche per una più vasto numero di utenti dei territori limitrofi che verrebbero messi in condizione di sfruttare al meglio le potenzialità della tratta ferroviaria Roma-Latina-Napoli”.

Stazione che, lo ricordiamo, dovrà essere a servizio, tra le altre cose, della futura zona artigianale, che dovrà sorgere nella stessa zona.

Un’opportunità più unica che rara, quella fornita da Giancarlo Righini, per scongiurare ogni speculazione ambientale sul territorio e aprire finalmente le porte ad uno sviluppo tangibile dello stesso, grazie ad investimenti infrastrutturali in grado di dare nuove opportunità ad imprese e cittadini.

Non un caso che quando Righini aveva impegnato la Giunta regionale a stanziare i fondi necessari per la realizzazione del Nodo di Scambio ferroviario ai Cinque Archi, lungo la rete ferroviaria Roma – Formia (che si prolunga fino a Napoli), aveva già sollecitato l’avvio dell’attività di progettazione, in accordo col Comune di Velletri ed RFI.

Una stasi incomprensibile quella che ha sin qui rallentato l’intero iter, come incomprensibile appare allora l’astensione di 4 consiglieri, che non hanno palesato il motivo del voto, non essendo tenuti a farlo.

“C’è da augurarsi che da oggi in poi – commenta Righini – si proceda spediti verso la realizzazione di un’infrastruttura che potrà dare una risposta concreta ad una parte di territorio posto ai confini tra le province di Roma e Latina, creando un polo dei trasporti funzionale all’insediamento produttivo presente”.

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