Politica

Monte Compatri, l’intervista al sindaco Francesco Ferri: “Al lavoro per risolvere le annose questioni insolute del paese”

Francesco Ferri sindaco Monte Compatri

Sono trascorsi poco meno di quattro mesi dall’insediamento di Francesco Ferri e della sua squadra alla guida del Comune di Monte Compatri, e l’ufficio del Sindaco si presenta ricolmo di carte, con una lunga to do list a cui dover far fronte.

Alla nuova amministrazione “sono state lasciate importanti questioni da risolvere – ha dichiarato il Sindaco – vicende annose che nel tempo si sono incancrenite e che pian piano stiamo cercando di affrontare”: opere da avviare come quella del nuovo polo scolastico, ma anche annose problematiche insolute da risolvere come il muro di via Rosmini o quello di via Ciaffei, l’ascensore inclinato periodicamente fuori servizio che collega via Cavour a via P. Martini, per il quale si sta procedendo alla verifica decennale al fine di interrompere il circolo vizioso dei malfunzionamenti, ma anche l’intricata questione delle ex cave di Laghetto e l’endemico problema dei parcheggi e del trasporto locale nel centro urbano.

Una sfida difficile resa ancor più ardua dalla situazione poco florida in cui versano le casse degli enti comunali in questo periodo e che richiede uno sforzo maggiore di progettazione per riuscire ad accedere a fondi statali e regionali: “appena insediati ci siamo resi conto di dover implementare la macchina amministrativa per intercettare le opportunità che questo periodo storico riesce ad offrire”, ha ammesso il Primo Cittadino, che si è mosso in direzione di una riorganizzazione degli uffici per efficientare le risorse a disposizione.

In quest’ottica lo sforzo è stato profuso nell’intercettare i fondi del PNRR, grazie al quale si è ottenuto un primo contributo di 583.445,14 euro per la ristrutturazione degli alloggi di edilizia residenziale oggi ridotti in rovina di Via Placido Martini e altrettanto si cercherà di fare per ottenere ulteriori fondi per la riqualificazione di Palazzo Altemps, che dovrà divenire “un centro polivalente” e un polo culturale di riferimento nei Castelli Romani. Alla Regione si guarda poi per riuscire ad avere un sostegno economico che possa aiutare il Comune ad attivare un servizio di trasporto pubblico locale che garantisca il collegamento tra il centro storico e i principali parcheggi del paese, un servizio di prossimità che possa rendere il centro storico meno affollato di automobili e la quotidianità dei residenti meno difficoltosa.

Una quotidianità che si è voluta semplificare anche con delle piccole azioni che stanno dando feedback positivi: la convenzione siglata tra il Comune di Monte Compatri e la FIT, Federazione Italiana Tabaccai, lo scorso 12 gennaio per il rilascio dei certificati anagrafici nelle tabaccherie ha già portato come risultato una cinquantina di certificati emessi, così come l’app Municipium conta circa 400 download e 20 segnalazioni: “strumenti utili ad accorciare le distanze tra cittadini e amministratori attraverso canali istituzionali e tracciabili”.

Infine, sulla spinosa questione delle ex cave di Laghetto, ritornata agli onori delle cronache per la richiesta di consiglio straordinario e le numerose critiche rivolte via social dagli ex sindaci ora consiglieri d’opposizione Marco De Carolis e Fabio D’Acuti, Ferri ha voluto esprimere una posizione ferma, garantendo che sarà l’azione politica a dare risposte: “Tutto quello che ha riguardato le attività estrattive e di trasformazione ha bisogno di controllo: ciò significa controllare le autorizzazioni, il piano di coltivazione e il recupero ambientale. Si inizierà a prendere la questione di petto e si prenderanno decisioni importanti per arrivare alla soluzione del problema”.

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