Politica

No al Super Green pass per i lavoratori: il frascatano Emanuele Dessì si incatena davanti al senato

dessì frascati
Si è incatenato oggi fuori da Palazzo Madama, a conferma della posizione di ferma contrarietà allo strumento del Green Pass e a sostegno dei lavoratori discriminati dal provvedimento governativo.
Il senatore tuscolano Emanuele Dessì, da poco rappresentante del Partito Comunista Italiano, era già stato eloquente nel suo intervento in aula lo scorso 10 febbraio in occasione dell’approvazione del Decreto sul Green Pass. Nel corso del dibattito il senatore di Frascati aveva ribadito la sua preoccupazione “per le migliaia di operai, insegnanti impiegati che non percepiranno un euro e saranno costretti a casa” e sempre in quella circostanza si era detto preoccupato per la tenuta sociale del Paese ed esterrefatto di fronte alla negazione del diritto di scelta e libertà individuale che invece contraddistingue e caratterizza la nostra democrazia.
Oggi il gesto eclatante, compiuto insieme ai colleghi del Partito Comunista, nella giornata in cui entra in vigore la norma (all’esame della Camera per la conversione in legge) che obbliga chi ha almeno 50 anni o li compie entro il 15 giugno, ad esibire la Certificazione verde rafforzata, che si ottiene tramite il vaccino anti-Covid o la guarigione dall’infezione, pena l’esclusione dal posto di lavoro e la possibilità di percepire lo stipendio. “Da oggi – ha scritto Dessì sulla sua pagina facebook – migliaia di lavoratori italiani privi di Green Pass saranno allontanati dai posti di lavoro. A tutti loro verranno negati il salario e la vita sociale e questo, inutile dirlo, è intollerabile. Il governo Draghi dimostra per l’ennesima volta di essere totalmente privo di sensibilità istituzionale e di tempismo politico. Nessuno ha oggi il coraggio di ammettere di aver sbagliato nel colpire gli italiani con un vergognoso ricatto.
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