Attualità

Covid, a Londra stop all’obbligo mascherina anche nella Metro

Generico febbraio 2022

La Gran Bretagna dice “basta”. A 2 anni dall’inizio dell’emergenza Covid-19, Oltremanica si è deciso di porre fine a tutte le restrizioni anti Coronavirus. La storica data è quella di giovedì 24 febbraio, giorno in cui cadranno gran parte delle limitazioni ancora esistenti.

Mentre in Italia ancora si discute se protrarre o meno lo stato d’emergenza ad oltre il 31 marzo e l’abolizione del Green Pass è stata respinta a maggioranza parlamentare, nel Regno Unito si è già oltre, col premier Boris Johnson che si è rivolto alla Camera dei Comuni annunciando la nuova gestione pandemica, in cui viene a cadere anche l’obbligo all’autoisolamento dei cittadini positivi, sostituito da un invito a far valere il senso civico, con la responsabilità individuale. 

Col nuovo corso, a partire dal 1° aprile, finiranno però anche i test Covid gratuiti (salvo che per particolari fasce di popolazione considerata fragile), mentre arriverà la quarta dose, ma sarà riservata agli over 75 e ai pazienti ritenuti vulnerabili.

“La pandemia non è terminata – ha dichiarato il primo inquilino di Downing Street – ma grazie all’incredibile campagna di vaccinazione siamo ora più vicini a rimetterci in carreggiata e finalmente a restituire alle persone le loro libertà, continuando a proteggere noi stessi e gli altri”. 

Tra le ultimissime novità, annunciate proprio questa mattina, cade anche a livello locale uno degli ultimi obblighi sull’uso della mascherina in pubblico rimasti in vigore in Inghilterra. Quello relativo alla metropolitana di Londra, laddove l’indicazione era stata mantenuta (seppure in assenza di alcun controllo stringente) su decisione del sindaco laburista della capitale, Sadiq Khan, anche dopo la revoca di questa restrizione nella più grande nazione del Regno Unito introdotta dal governo conservatore di Boris Johnson oltre un mese fa.

La fine di questo vincolo è stata annunciata a partire da domani, giovedì 24 febbraio, dai vertici di Transport for London (TfL), l’azienda di gestione del trasporto pubblico nella metropoli, che dipende dall’autorità del sindaco. E arriva in contemporanea con l’entrata in vigore di un più ampio piano nazionale sul ‘liberi tutti’ definitivo, annunciato da Johnson sempre da domani nella prospettiva di un superamento della fase emergenziale della pandemia, con l’abolizione fra l’altro in tutta l’Inghilterra dell’imposizione per legge dell’auto isolamento per le persone contagiate dal Coronavirus: in un quadro nel quale le misure precauzionali residue si trasformano ora in semplici raccomandazioni mediche demandate alla responsabilità personale, come per le infezioni ordinarie.

Il tutto sullo sfondo di un trend consolidato verso il calo di contagi, ricoveri e morti (favorito secondo il governo dalla diffusione di massa dell’immunità e delle terze dosi booster dei vaccini) che nelle parole del premier dovrebbe permettere al Paese di “iniziare a convivere con il Covid”.  

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